L'area di San Giovanni in Laterano è considerata da sempre una delle aree di Roma tra le più sacre per la Cristianità. Fu qui, infatti, che l'imperatore Costantino decise di edificare la prima basilica cristiana, poi divenuta la splendida Basilica di San Giovanni in Laterano e seconda per importanza dopo quella di San Pietro, la cui costruzione, però, fu successiva. Il Laterano divenne sede del Papato fino a che, in epoca Avignonese (1377) non venne definitivamente spostata in Vaticano, dove si trova tuttora. L'area, tuttavia, conservò sempre la sua sacralità, tanto che vide, durante l'Alto Medioevo, il fiorire di tuta una serie di grandi edifici religiosi, oggi in gran parte scomparsi. Ancora oggi, al 9 Novembre, la Chiesa celebra il ricordo della Dedicazione della Basilica Lateranense, ed è l'unica basilica ad avere tale privilegio nel calendario. Il Palazzo del Laterano, l'antica sede dei Papi, sorge nella stessa area, di fronte alla Basilica, ed è quello che riveste il più alto valore storico, religioso ed architettonico. Fa parte di un complesso più ampio che comprende anche il Santuario della Scala Santa, la Cappella papale del Sancta Sanctorum ed il Triclinio di Leone III.
Il Palazzo sorse al posto del più antico Patriarchio costantiniano, e venne consacrato, insieme alla Basilica, nel 324 da papa Silvestro I, che dichiarò entrambi "Domus Dei", la casa di Dio. Davanti il palazzo, nel Medioevo, si trovava la statua equestre di Marco Aurelio, a lungo ritenuta rappresentativa di Costantino. Nel 1538 papa Paolo III la farà spostare in Campidoglio, dove si trova tuttora. Il Palazzo stesso subì diverse vicissitudini, soprattutto durante il periodo della Cattività Avignonese della Chiesa, che avendo spostato la sede del papato in Francia, causò il lento ma inesorabile declino del Palazzo. Solo più tardi papa Sisto V fece distruggere ciò che rimaneva dell'antico palazzo, facendo costruire al suo posto l'attuale edificio, più piccolo, affidando il progetto all'architetto Domenico Fontana, che s'ispirò per la sua realizzazione a Palazzo Farnese. Nello stesso periodo, nella piazza antistante il Palazzo, il papa fece collocare un obelisco di granito rosso proveniente dal tempio di Ammone a Tebe (Karnak), risalente al periodo di Tutmosis III. Sul lato destro, che si affaccia sulla stessa piazza ove prospetta la facciata della Basilica, si apre una nicchia riccamente decorata a mosaico, testimonianza di ciò che rimane di una delle più grandi sale del palazzo antico, il Triclinio di papa Leone III, che costituiva la sede per i banchetti ufficiali di stato. Il mosaico che si vede oggi conserva solo alcune parti originali, peraltro riconoscibili per chi ne abbia la perizia di osservarne i dettagli. Raffigura il Cristo, in posizione centrale, che affida agli Apostoli la missione di diffondere la Chiesa Cristiana. Sulla sinistra, ancora il Cristo che affida le chiavi a Silvestro II e il labaro a Costantino, mentre sulla destra, San Pietro affida la stola a Leone III e le insegne all'imperatore Carlo Magno.
All'interno del Palazzo, visitabile per il pubblico, si trova il Santuario della Scala Santa, meta di pellegrinaggio da parte dei cattolici di tutto il mondo. Tradizionalmente, la Scala Santa è quella salita da Gesù per recarsi al Sinedrio, al cospetto di Ponzio Pilato, prima della crocifissione. Secondo la tradizione, fu Sant'Elena, madre di Costantino, che durante il suo pellegrinaggio in Terrasanta fece smontare e trasportare a Roma, insieme a tante altre reliquie della Cristianità tra cui, ricordiamolo, la Vera Croce, il titulus, i chiodi e la corona di spine. Si compone di 28 gradini e la loro messa in opera venne realizzata partendo dall'alto, di modo che gli operai non la calpestassero coi loro piedi. Ancora oggi, infatti, la Scala può essere percorsa solo in ginocchio dai fedeli in preghiera, al fine di ottenere un'indulgenza dai propri peccati per un tempo di 100 giorni. Al mondo esistono alcune altre Scale Sante, tra cui quella che si trova a Gerusalemme, anch'essa riconosciuta come quella salita da Gesù. Tra le altre che rivestono una certa importanza, vogliamo citare quella che si trova nella Basilica di Santa Maria Salome, a Veroli (FR), che si compone di dodici scalini (nell'undicesimo si trova inglobato un prezioso frammento di Vera Croce) e che gode della stessa indulgenza di quella di Palazzo Laterano.
Sulla sommità della Scala Santa, una finestra protetta da vetro spessissimo e da una grata permette di osservare l'interno del Sancta Sanctorum. Nell'antico Tempio di Salomone, questo termine identificava il luogo più sacro del tempio, la camera in cui veniva conservato il tesoro del Tempio e, soprattutto, l'Arca dell'Alleanza, con il suo prezioso contenuto delle Tavole della Legge, la verga di Aronne ed un vasetto di manna. Secondo la tradizione biblica, soltanto il gran sacerdote, e solo una volta all'anno, poteva accedere al "Santo dei Santi". Nel contesto di Palazzo Laterano, si tratta della Cappella privata dei Papi, ancora oggi ritenuto uno dei luoghi più sacri del mondo: la frase latina che campeggia sotto l'affresco principale (v. foto di apertura) parla chiaro: "Non est in toto sanctior orbe locus", «Non esiste al mondo luogo più santo». Per lungo tempo la Cappella è rimasta accessibile soltanto ai Papi ed a pochi altri privilegiati; oggi è possibile, tramite alcune organizzazioni, accedere in gruppi limitati per la visita diretta. La cappella, dedicata a San Lorenzo, venne fatta costruire da papa Niccolò III nell'anno 1278. Decorata dai Cosmati, essa conserva numerose reliquie tra cui il celebre Volto Santo, un'immagine miracolosa, di origine acheropita, che ritrae Gesù, e che la tradizione attribuisce a San Luca per tramite di un angelo. Nel Medioevo l'immagine veniva portata in processione per scongiurare la peste ed altri mali. Ben presto, per prevenirne l'usura, venne ricoperta da una lamina d'oro sbalzato, provvista di aperture per mostrarne il volto, e di sportelletti in corrispondenza delle mani, dei piedi e del costato, che venivano aperti durante il periodo pasquale per l'adorazione delle Cinque Piaghe della Passione. L'immagine subì ulteriori deterioramenti nei secoli successivi, tanto che venne in gran parte sostituita. Il volto che si vede oggi, pertanto, non è quello originale. L'immagine, comunque, va annoverata nel computo di tutte quelle considerate sacre o miracolose in quanto create non per mano umana, ma per diretto intervento divino. Altri esempi illustri, in Italia, sono la Sacra Sindone di Torino, il Volto Santo di Manoppello, la Veronica conservata in Vaticano.
Per informazioni sulle opportunità di visita ai sotterranei di Palazzo Laterano ed al Sancta Sanctorum, si può contattare l'Associazione Sotterranei di Roma.
La Basilica di San Giovanni in Laterano