Il Monastero di Santa Scolastica sorge poco più a valle del Sacro Speco. Santa Scolastica era la sorella di San Benedetto, e questa costruzione fa parte dei 14 monasteri da lui fondati lungo il suo cammino di predicazione, il più importante dei quali è certamente l'abbazia di Montecassino. Per lungo tempo, fino alla fine del XII sec., quello di Santa Scolastica fu l'unico dei monasteri benedettini che resistette ai terremoti ed alle devastazioni saracene. Inizialmente si chiamava "Monastero di San Silvestro" e solo successivamente (verso il IX sec.) prese il nome di "Monastero di San Benedetto e di Santa Scolastica", giungendo alla denominazione attuale solo nel XIV sec. Il periodo di massimo splendore, comunque, lo raggiunse tra l'XI ed il XIII sec. L'intero complesso si presenta come un insieme di edifici costruiti in epoche e con stili differenti: l'ingresso, contraddistinto da un portale sul quale è riportato il motto benedettino "Ora et labora", è decisamente moderno. Attraverso di esso, però, si raggiungono uno dopo l'altro i ben tre chiostri interni realizzati ciascuno in un'epoca diversa. Il primo chiostro, o "Chiostro Rinascimentale", risale al XVI sec.; da esso si passa nel secondo, il "Chiostro Gotico", realizzato nel XIV sec., ed infine da ultimo si arriva al "Chiostro Cosmatesco", del XIII sec. Il campanile, invece, è originario del XII sec. , mentre la chiesa è stata rifatta nel XVIII sec. La storia nel monastero vanta, nel 1465, l'impiantazione al suo interno della prima tipografia italiana, ad opera dei due chierici tedeschi A. Pannartz e C. Sweynheym, grazie alla quale la sua Biblioteca, collocata sul lato nord del chiostro gotico, si arricchì di libri e di incunaboli di grande valore. La valle in cui si trova l'edificio fu talmente caratterizzata, nei secoli, da monaci ed eremiti che l'abitarono in preghiera e meditazione, che ancora oggi viene ricordata come la "Valle Santa".
Il giardino del chiostro (fig. 1) può richiamare nel suo disegno il simbolo della Triplice Cinta. All'interno dello stesso, su uno dei muri perimetrali, è incisa la Croce di San Benedetto, che garantisce al luogo la protezione da ogni influsso malevolo.
Il Sacro Speco di San Benedetto (XII sec.)