Non lontano dal piazzale erboso nel quale è scavato il famoso labirinto erboso chiamato "Julian's Bower", ad Alkborough (Lincolnshire), sorge la piccola chiesa di San Giovanni Battista (St. John the Baptist Church), le cui origini risalgono all'XI secolo: la prima menzione, infatti, risale all'anno 1052. Essa, tuttavia, è stata più volte rimaneggiata e costruita, l'ultima volta nel XIX sec., quando venne realizzato il piccolo portico e le vetrate colorate. Le parti più antiche della chiesa sono la torre, di origine sassone, e il fonte battesimale, al suo interno, che pur sorretto da una base moderna risale al periodo normanno.
Interno della Chiesa di St. John |
La "firma" di Robert Mouseman |
Secondo le tradizioni, la primitiva chiesa venne fondata da un uomo chiamato Thorold, che la diede ai monaci di un piccolo monastero benedettino che si pensava sorgesse nella località di College Farm, a ridosso di Countess Close (la sede dell'antico fortilizio romano). Diversi punti all'interno ed all'esterno dell'edificio inglobano alcune pietre provenienti dalla costruzione dei Romani: l'arco della torre, per esempio, ed altri frammenti incastonati nel pavimento che possono essere visti sollevando una botola.
Il Julian Bower sul pavimento del portico
La chiesa venne restaurata nel 1887 da John Oldrid Scot, che modificò il presbiterio nello stile del gotico inglese, lasciando però il soffitto nello stile originale georgiano. Opera sua è anche il portico ligneo meridionale, sotto il quale possiamo ammirare una riproduzione dello schema del labirinto. Con un diametro di circa due metri, la riproduzione è opera di James Goulton-Constable, signorotto locale e scrupoloso storico, che volle fissare nella pietra il disegno del labirinto affinché non se ne perdesse il ricordo anche se quello scavato nel manto erboso si fosse rovinato o cancellato.
La vetrata absidale dietro l'altare |
Particolare del labirinto sulla vetrata |
Oltre che sul pavimento del portico, la figura del labirinto compare anche su una delle vetrate colorate poste nell'abside, dietro l'altare principale, realizzata nello stesso periodo e donata probabilmente dallo stesso James. All'esterno, nel cimitero parrocchiale, lo stesso disegno si trova al centro della croce posta sulla pietra tombale di Goulton-Constable.
Gli schermi in legno di quercia che decorano il retro dell'altare furono realizzati dal famoso intagliatore Robert 'Mouseman' Thompson di Kilburn. La sua firma caratteristica, un topolino che ricorda il suo soprannome, si può vedere intagliata sul lato destro, verso l'alto. Gli schermi furono posti in questa posizione negli anni 1920, in memoria del loro intagliatore.
Il troncone di croce medievale sul prato esterno
Un'altra curiosa presenza da notare si trova all'esterno, poco oltre il portale d'ingresso. Si tratta di un curioso troncone di pietra scolpito, probabilmente quel che resta di un'antica croce medievale . Sui suoi lati possono essere viste alcune profonde scanalature. Si pensa che generazioni di cavalieri abbiano nel tempo affilato le lame delle loro spade contro la pietra, e che oggi appaiono come vistosi graffi sulla sua superficie.
La chiesa di Alkborough è anche legata ad un'altra interessante vicenda storica, che presenta un collegamento con i Cavalieri Templari. Nella sua cronaca, Abraham de la Pryme racconta di aver visto all'interno del coro di questa chiesa una pietra con un'iscrizione in lingua latina:
Richardus Bruto necnon Menonius Hugo
Willelmus Trajo templum hoc lapidus altum
condebant patria gloria dignia Deo
che può essere tradotta così:
"Richard Brito così come Hugh Morville
e William Tracy nella pietra questo alto tempio
costruirono a degna gloria di Dio"
Oggi, purtroppo, di questa pietra non vi è più traccia, perciò non è possibile confermare né confutare questo particolare. Ammettendo, però, che questa affermazione fosse vera, vi sarebbe un collegamento con la vicenda di Thomas Becket, l'arcivescovo di Canterbury che venne assassinato all'interno della Cattedrale nel 1170. Richard le Breton, Hugh de Moreville e William de Tracy erano, infatti, i nomi di tre dei quattro cavalieri che penetrarono armati nella cattedrale e uccisero l'arcivescovo davanti l'altare (il quarto si chiamava Reginald FitzUrse).
La loro menzione suggerirebbe che essi, nella loro fuga verso il nord, trovarono rifugio ad Alkborough e de essi potrebbero aver contribuito al restauro della chiesa o alla sua ricostruzione, come percorso espiatorio del loro efferato delitto.