I Cavalieri Templari hanno mantenuto in tutta la Gran Bretagna una presenza considerevole, e questo sin dall'inizio della storia dell'Ordine, quando il Gran Maestro e fondatore del nucleo primitivo Hughes di Payens visitò la terra bretone nel 1118 per il reclutamento di cavalieri e la raccolta di fondi destinati alle Crociate. La crescente popolarità dell'Ordine garantì loro la benevolenza di molte famiglie nobili, che donarono all'Ordine proprietà terriere ed edifici, nonché degli stessi re, che oltre ad ingenti donazioni territoriali rilasciarono loro molti privilegi. Ad esempio, già lo stesso Hughes di Payens ricevette in dono i terreni situati nella località di Balantradoch, nella regione scozzese del Midlothian, attualmente occupata dal villaggio chiamato Temple.
Enrico II (1154–1189) diede all'Ordine numerose proprietà terriere intorno a Londra, incluse quelle presso l'area oggi nota come Castle Baynard, sul fiume Fleet, dove essi edificarono una chiesa rotonda sul modello del loro quartier generale edificato sul Monte del Tempio, a Gerusalemme. Essi ricevettero anche il diritto di utilizzo della chiesa di St. Clement Danes, presso Westminster.
Nel 1184 la zona di New Temple, nel cuore di Londra, divenne il nuovo Quartier Generale del Tempio, e i Cavalieri vi edificarono una nuova e più grande chiesa circolare, la Temple Church che vediamo ancora oggi, su modello della Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che venne consacrata l'anno successivo. Tra i Maestri del Tempio di Londra figura, nell'anno 1297, Jacques De Molay, divenuto successivamente Gran Maestro di tutto l'Ordine e, tragicamente, anche l'ultimo.
In un inventario redatto da Geoffrey Fitz Stephen, Maestro del Tempio dal 1180 al 1185, si segnalava che possedeva alla data del 1185 massicci possedimenti a Londra e nelle contee di Hertfordshire, Essex, Kent, Warwickshire, Worcestershire, Salop, Oxfordshire, Cornovaglia, Lincolnshire e Yorkshire.
Il re Riccardo I (1189–1199) mantenne i beni assegnati all'Ordine del Tempio e garantì loro delle speciali immunità da citazioni in giudizio, dal pagamento di alcuni tributi speciali e dalle accuse per reati particolari, come il murdrum (l'uccisione di un uomo in maniera segreta) e il latrocinium (un reato medievale che comprendeva la guerra senza giusta causa e la pirateria).
Re Giovanni (1199–1216) stabilì diverse relazioni con i Cavalieri Templari; ad esempio, quando si recò presso Runnymede per sigillare la famosa "Magna Charta", venne ospitato presso i locali del Tempio. Lo stesso re donò all'Ordine sostanziose proprietà terriere, come l'isola di Lundy e vari possedimenti localizzati a Huntspill, Cameley, Harewood, Radnage e Northampton. In quest'ultima località, in particolare, essi edificarono un'altra maestosa chiesa circolare ispirata a quella del Santo Sepolcro di Gerusalemme, una delle sole quattro sopravvissute fino ad oggi in tutta l'Inghilterra (insieme a quelle di Londra, di Cambridge e di Little Maplestead, queste ultime due, comunque, non realizzate dai Templari).
Il declino dei rapporti tra i sovrani e l'Ordine cominciò sotto il regno di Edoardo I (1239–1307), che indebolì il loro ruolo negli affari pubblici, coinvolgendo sempre più frequentemente i mercanti italiani negli affari finanziari ed altri ordini mendicanti nelle questioni diplomatiche.
Quando cominciò la persecuzione vera e propria contro l'Ordine, su iniziativa del re di Francia Filippo IV, detto "il Bello", l'allora re d'Inghilterra, Edoardo II Plantageneto (1307–1327), si rifiutò inizialmente di credere alle accuse, e ignorò l'appello di Filippo IV, che tra l'altro era suo suocero e con il quale non nutriva buoni rapporti. Ragion per cui l'Ordine visse indisturbato in Inghilterra per ancora qualche mese, dal 13 Ottobre 1307 all'8 Gennaio 1308, quando alle fine, cedendo alle ripetute pressioni del re di Francia ed in seguito all'appello del papa Clemente V, anche in Inghilterra l'Ordine venne bandito, i suoi membri arrestati e i loro beni ceduti ad altri ordini, in particolare quello di San Giovanni. Molti cavalieri vennero detenuti in diversi castelli delle contee inglesi in attesa dei processi che si tennero a Londra, Lincoln e York. Molti confessarono e ritrattarono la credenza che il Gran Maestro poteva rimettere loro i peccati, considerata eretica, e vennero così assolti, potendo passare in altri ordini, come quello Giovannita o l'ordine Cistercense. Altri furono meno fortunati, come William de la More, ultimo Maestro del Tempio di Londra, che rifiutò di cedere al ricatto e non ritrattò mai le sue idee, venendo per questo rinchiuso nella Torre di Londra fino alla sua morte.
Bannockburn (Stirling): veduta del sito della famosa battaglia (1314)
Non tutti i cavalieri vennero arrestati; si dice che una gran parte di essi riuscirono a fuggire e rimasero indisturbati incontrandosi segretamente e celebrando i propri riti all'interno di cavità sotterranee (come, si è ipotizzato, la cava di Royston) o fitte reti di tunnel come quella che si trova sotto la città di Hertford, e sulla quale non si è mai potuto indagare a fondo [1].
È qui, naturalmente, che finisce la storia e comincia la leggenda. Si dice che questi cavalieri sopravvissuti, sentendosi 'traditi' dal re Edoardo II, che consideravano un loro alleato, volsero la loro attenzione alla Scozia, dove potevano contare sulla protezione di molte famiglie, in particolare quella dei Saint-Clair (poi divenuti Sinclair, i costruttori della Rosslyn Chapel). La Scozia era a quel tempo in lotta con l'Inghilterra per l'indipendenza e il re scozzese Robert Bruce, già scomunicato dalla chiesa cattolica, non aveva alcun motivo per preoccuparsi della condanna dei Templari da parte di Filippo il Bello e del papa. Anzi, si dice che tutto ciò tornò a suo indubbio vantaggio quando, nel 1314, egli vinse la battaglia di Bannockburn contro gli Inglesi, e nonostante una preponderante inferiorità numerica, conquistando di fatto l'indipendenza.
Esistono numerose tradizioni circa questa battaglia, e diverse versioni, ma sono in molti a riportare il fatto che il destino della battaglia, che volgeva decisamente male per gli scozzesi, venne improvvisamente capovolto dall'arrivo sul campo di un manipolo di cavalieri biancovestiti, che con provata destrezza e perizia di battaglia, caricò l'esercito inglese sbaragliandolo e costringendolo alla resa. Queste abilità belliche erano proprie solo ai Templari, che non temevano certo la superiorità del nemico (anzi, la loro regola vietava loro di ingaggiare battaglia se vi fosse stato meno di un rapporto 1:3 con le forze del nemico) ed erano i migliori soldati scelti del Medioevo, un corpo speciale come potrebbe essere oggi quello dei Marines.
Si dice, dunque, che l'Ordine dei Cavalieri Templari sopravvisse clandestinamente alla soppressione del 1307, organizzato come società segreta. La stessa società segreta che divenne, in seguito, una frangia della Massoneria, in particolare quella detta di "Rito Scozzese", che ancora oggi custodisce gelosamente i suoi segreti e si dichiara erede dell'antica sapienza templare.
[1] Infatti, la società Subterranea Britannica cominciò nel 2005 un'investigazione su questa rete di gallerie, che peraltro era stata già documentata nelle carte relative alla vendita di Bayley Hall, nel 1898 (copia di questa documentazione è tuttora conservata presso il museo di Hertford). L'indagine dovette essere abbandonata in seguito a delle minacce anonime che giunsero a molti membri del gruppo.
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