Il distretto di Lambeth si trova nella zona centrale di Londra, in direzione sud-est rispetto a Charing Cross. Il toponimo appare per la prima volta in un documento datato 1062, dove è citato come Lambehitha. Esso significa "luogo di approdo per agnelli", e stava ad indicare un porto dove i giovani ovini transitavano in partenza verso l'estero oppure in arrivo per l'Inghilterra. Anticamente essa era occupata in gran parte da un'ampia zona paludosa e salmastra, chiamata Lambeth Marsh, definitivamente bonificata e sanata nel corso del XVIII sec. Il passato paludoso della zona è ancora ricordato nel toponimo di una strada situata in questo distretto, "Lower Marsh". Dopo l'apertura della stazione ferroviaria di Waterloo, nel 1848, la zona intorno ad essa, comprensiva di Lower Marsh, venne chiamata Waterloo, e nel 1890 vi fu realizzata l'omonima stazione della metropolitana (sulla Northern Line).
I Cavalieri Templari avevano un vasto possedimento nella zona settentrionale del distretto, donato loro dal re Giovanni. Questa tenuta di circa 100 acri, inizialmente affidata da Robert Marmyon all'abbazia di Bermondsey nel 1113, passò all'Ordine alcuni anni dopo. Oggi nel suo territorio si trova una prestigiosa residenza universitaria chiamata "Paris Gardens", e dell'antica presenza del Tempio rimane traccia solamente nel nome di una strada, "Templar Street".
Questa zona venne scelta, intorno al 1200, dall'Arcivescovo di Canterbury come sede della sua residenza ufficiale a Londra, in quello che oggi è denominato Lambeth Palace. Di fronte all'entrata del palazzo si trova il Garden Museum, che è stato il primo museo al mondo dedicato al giardinaggio ed alla sua storia. La sua costituzione, avvenuta all'inizio degli anni Ottanta, venne realizzata all'interno dell'antica chiesa di St-Mary-at-Lambeth, che quattro anni prima era stata destinata alla demolizione. La sua salvezza fu dovuta all'intraprendenza dei coniugi John e Rosemary Nicholson, entrambi giardinieri non professionisti, ma soprattutto appassionati dalle vite e della storia dei due John Tradescant, padre e figlio, naturalisti e giardinieri che vissero ed operarono presso la Corte del Regno a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. Grazie alle loro ricerche, i due coniugi riuscirono nel 1976, a localizzare all'interno della chiesa ed all'esterno, al centro del giardino, le tombe di famiglia dei Tradescant. Grazie alla loro scoperta, ed alla successiva creazione del Tradescant Trust, destinato alla raccolta di fondi destinato a salvarne la memoria, riuscirono a convincere le autorità ed a reperire i finanziamenti necessari. Nel 1981 venne tenuta la prima mostra, mentre nel 1983 ci fu l'inaugurazione ufficiale, presenziata dalla regina Elisabetta.
La chiesa di St. Mary, che ospita la sede del museo, era stata condannata alla demolizione nel 1972. La chiesa non era stata più utilizzata da anni, in seguito al calo della popolazione nella zona, e giaceva in un disastroso stato di abbandono e di deperimento. Le sue origini, però, erano molto antiche.
Una primitiva costruzione in legno era stata già realizzata nel 1062, nel periodo antecedente la conquista Normanna, da Goda, sorella di Edoardo il Confessore. Più avanti nel secolo venne sostituita da un edificio in pietra, al quale venne aggiunta, nel 1377, la torre campanaria. Più volte restaurata nel corso dei secoli, subì due interventi decisivi nel 1834-35 e poi nel 1851-52.
Vetrata colorata con il monogramma di John Tradescant Junior
La chiesa è oltretutto famosa per le sepolture importanti che in essa furono attuate. Oltre a quelle, già citate, di John Tradescant padre, avvenuta nel 1638, e di suo figlio, nel 1662, un altro personaggio famoso inumato al suo interno è Elias Ashmole, morto nel 1692. Antiquario, alchimista e collezionista, Ashmole fu il creatore della prestigiosa "Camera delle Meraviglie" successivamente confluita nell'Ashmolean Museum di Oxford. Ashmole fu ritenuto esponente della mistica Fratellanza dei Rosa-Croce ed è stato considerato come il primo massone speculativo della storia.
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John Tradescant senior nacque intorno al 1570, probabilmente nel Suffolk. Fu naturalista e giardiniere, e la sua carriera cominciò al servizio di Robert Cecil, primo Conte di Salisbury, che lo spedì nei territori dei Paesi Bassi (Belgio, Olanda, Lussemburgo) alla ricerca di alberi da frutta. In seguito curò i giardini di molte ville nobiliari e di abbazie, ad es. quella di S. Agostino a Canterbury (St. Augustine's Abbey). I numerosi viaggi che compì alla ricerca di piante esotiche sempre più rare e particolari, in proprio o tramite intermediari, lo indussero anche a collezionare gli oggetti più disparati, legati non solo alla botanica, ma anche alla storia naturale ed all'etnografia. Tutto questo materiale, alla cui raccolta contribuì anche suo figlio, venne accuratamente esposto in un ampio edificio situato nel Vauxhall, nel Lambeth, a Londra, che chiamò "The Ark", l'Arca. Ben presto la collezione assunse l'aspetto di una "Camera delle Meraviglie" (Wunderkammer, o "Gabinetto delle Curiosità") e diventò il primo museo aperto al pubblico d'Inghilterra, con il nome di Tradescantian Museum. John morì tra il 15 e il 16 Aprile 1638 e venne sepolto all'interno della chiesa di St-Mary-at-Lambeth, dove lui e suo figlio avevano, per tanti anni, curato un piccolo ma ben fornito giardino botanico personale. |
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John Tradescant junior nacque il 4 Agosto 1608 a Meopham, in Kent, e venne educato presso la King's School, a Canterbury. Egli seguì le orme di suo padre come botanico e giardiniere, ma a differenza di lui, preferì sempre viaggiare per proprio conto, anziché affidarsi ad intermediari. Compì un paio di viaggi anche nel continente americano, e riuscì a raccogliere nuovi ed interessanti reperti che andarono ad arricchire la collezione iniziata da suo padre. Pezzo forte delle sue acquisizioni fu il mantello cerimoniale di Capo Powathan, il padre dell'indiana Pocahontas, una delle più preziose reliquie dei nativi americani. Oggi questo mantello si trova esposto in una sala sotterranea dell'Ashmolean Museum di Oxford. Secondo la storia ufficiale, fu lo stesso Tradescant Jr. a donare l'intera collezione di suo padre ad Elias Ashmole, dopo la morte del suo unico figlio all'età di 19 anni. In realtà, come vedremo più avanti, sembra che attorno a questo lascito si sia aperto un piccolo giallo. John Tradescant il Giovane morì il 22 Aprile 1662 ed anche lui venne sepolto nella tomba di famiglia all'interno della chiesa di St. Mary in Lambeth. |
Elias Ashmole (23 Maggio 1617 – 18 Maggio 1692) è stato un celebre antiquario, uomo politico ed astrologo inglese. Seguace e continuatore del metodo baconiano, fervente ammiratore di John Dee e grande appassionato di ermetismo e di Alchimia, Ashmole fu uno dei fondatori della Royal Society, la società di scienziati e filosofi che si disse ispirata ai principi della Confraternita segreta dei Rosa-Croce. Ashmole tradusse di suo pugno i manifesti rosacrociani, aggiungendovi una lettera in latino, indirizzata agli "illuminatissimi fratelli della Rosa+Croce", con la quale chiedeva l'ammissione alla confraternita [1]. Intorno al 1650 egli entrò in contatto con John Tradescant il Giovane, interessato alla sua vasta collezione di reperti alla quale collaborò come catalogatore. Dopo la morte del suo unico figlio, a diciannove anni d'età, John decise di lasciare in eredità l'intera collezione ad Ashmole. Tuttavia, dopo la sua morte, la moglie Hester si oppose legalmente al lascito, insinuando che questo gli era stato estorto da Ashmole dopo averlo indotto in stato di ubriachezza. La battaglia legale fu aspra perché Ashmole si mostrò fortemente determinato all'acquisizione della collezione dei Tradescant. Hester perse la causa ottenendo solo di poter mantenere la collezione fino alla data della sua morte. Tuttavia non poté godersela a lungo, perché l'anziana donna fu trovata morta annegata nello stagno del suo giardino nel 1673. Alcune malelingue insinuarono che fu lo stesso Ashmole a causarne la morte o, comunque, ad esserne il mandante. Fatto sta che la collezione Tradescantiana passò nelle sue mani e venne inglobata nella propria. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1692 nella propria abitazione in Lambeth, anche Ashmole venne sepolto nella chiesa di St. Mary. L'intera collezione venne donata all'università di Oxford e diventò il celebre Ashmolean Museum, tuttora esistente.
La splendida tomba monumentale della famiglia Tradescant si trova al centro del giardino annesso alla chiesa, un giardino che gli stessi Tradescant crearono e curarono nel corso della loro vita. Più volte crollata, essa venne fedelmente ricostruita grazie all'accurato e dettagliato progetto conservato presso la Pepys Library, a Cambridge. Il sepolcro accolse negli anni cinque membri della famiglia: John padre, John figlio, le due mogli di questi, Jane ed Hester, ed il figlio morto diciannovenne, anch'egli chiamato John.
La tomba dei Tradescant nel giardino della chiesa
La tomba riporta lo stemma di famiglia scolpito sul lato orientale, mentre su quello occidentale si trovano un teschio e la figura di un'idra a sette teste. Sul lato sud si trovano alcune colonne spezzate, capitelli Corinzi, una piramide ed alcune rovine, e su quello nord vediamo alcune conchiglie, un coccodrillo ed alcuni edifici di stile egiziano. L'epitaffio sulla cima venne scritto da John Aubrey, amico di John, antiquario e filosofo contemporaneo di Christopher Wren, e vicino agli ambienti della Massoneria. Secondo alcune leggende metropolitane del Lambeth, se si danza intorno alla tomba per dodici volte mentre il Big Ben suona i rintocchi della mezzanotte, si ha l'apparizione di un fantasma [2].
Il 'Nodo dell'Apocalisse' al centro del Knot Garden
Leggende locali a parte, il giardino della chiesa è comunque un luogo molto suggestivo, nonché simbolico. Esso, infatti, è conosciuto come "Knot Garden", ossia "Giardino del Nodo" perché il motivo centrale, realizzato con siepi e fiori di varie specie, riproduce il simbolo che abbiamo chiamato Nodo dell'Apocalisse.