Ricostruire l'itinerario esatto della Via Francigena è un'impresa non da poco, considerando che le uniche fonti più complete sulle quali ci possiamo basare sono le cronache di Sigerico, che per primo annotò le tappe del percorso che oggi ci è noto con questo nome, e il diario di Nikolas da Munkathvera, che era partito dalla più lontana Thule, in Germania.
Con il tempo le associazioni culturali e turistiche, nel tentativo di recuperare l'antico patrimonio storico delle località che si trovano nei punti di passaggio di questo tracciato, hanno proposto diverse ricostruzioni, includendo od omettendo alcune località spesso (e purtroppo) anche in base a motivazioni puramente economiche e commerciali. È chiaro che poiché nel Medioevo spostarsi e percorrere lunghe distanze non era così agevole come oggi, il tracciato doveva per forza ricalcare, in gran parte, quello delle grandi vie di comunicazione già esistenti e consolidate, come le grandi vie consolari di origine romana (l'Appia, l'Aurelia, la Casilina), e poi deviarne in prossimità dei luoghi di culto, dove il pellegrino poteva visitare un particolare santuario, e delle stazioni di posta, dove poteva rifocillarsi, dormire o venire curato.
Sigerico di Canterbury, soprannominato "Il Serio" nei paesi anglosassoni, (950 ca. – 28 Ottobre 994) venne ordinato ed istruito presso l'abbazia di Glastonbury, nel Somerset. Prima di divenire arcivescovo di Canterbury, nel 990, venne nominato abate dell'Abbazia di Sant'Agostino, a Canterbury, e poi vescovo di Ramsbury e Sonning. Ottenuta la nomina arcivescovile, nel 990, Sigerico volle recarsi personalmente a Roma per ritirare il Pallio, simbolo della sua nuova dignità, direttamente dalle mani dell'allora papa Giovanni XV.
Forse proprio su suggerimento del pontefice, Sigerico volle annotare, per il suo viaggio di ritorno a Canterbury, tutte le tappe che egli attraversò, e questa sua cronaca personale, oggi pervenutaci, ci fornisce il più antico resoconto dell'antica via di pellegrinaggio verso Roma che diventerà in seguito famosa come Via Francigena.
Sappiamo così che egli impiegò 79 giorni per percorrere i circa 1600 km che li separavano dalla costa nord della Francia, sul canale della Manica ("usque ad mare"), con una media di circa 20 chilometri al giorno che egli percorse per lo più a piedi. Da qui, poi, egli probabilmente si imbarcò per raggiungere le coste inglesi.
Ecco, di seguito, quanto riportato nella cronaca originale redatta da Sigerico (immagine tratta da un manoscritto conservato presso la British Library).
«Adventus archiespiscopi nostri Sigeric ad Romam: primitus ad limitem beati Petri apostoli:
deinde ad Sanctam Mariam scolam Anglorum: ad Sanctum Laurentium in craticula: ad Sanctum Valentinum in ponte Molui: ad Sanctam Agnes: ad
Sanctum Laurentium foris murum: ad Sanctum Sebastianum: ad Sanctum Anastasium: ad Sanctum Paulum: ad Sanctum Bonefatium: ad Sanctam Savinam:
ad Sanctam Mariam scolam Graecam: ad Sanctam Ceciliam: ad Sanctum Crisogonum: ad Sanctam Mariam Transtyberi: ad Sanctum Pancratium. Deinde
reversi sunt in domum. Mane ad Sanctam Mariam rotundam: ad sanctos apostolos: ad Sanctus Johannes in Laterane. Inde reficimus cum domini
apostolico Johanno: deinde ad Jerusalem: ad Sanctam Mariam majorem: ad Sanctum Petrum ad Vincula: ad Sanctum Laurentium ubi corpus ejus
assatus fuit.
Iste sunt submansiones de Roma usque ad mare. I Urbs Roma - II Johannis VIIII - III Bacane - IV Suteria - V Furcari - VI Sce Valentine -
VII Sce Flaviane - VIII Sca Cristina - IX Aqua Pendente - X Sce Petir in Pail - XI Abricula - XII Sce Quiric - XIII Turreiner - XIV Arbia -
XV Seocine - XVI Burgenove - XVII Aelse - XVIII Sce Martin in Fosse - XIX Sce Gemiane - XX Sce Maria Glan - XXI Sce Peter Currant - XXII Sce
Dionisii - XXIII Arne Blanca - XXIII Aqua Nigra - XXV Forcri - XXVI Luca - XXVII Campmaior - XXVIII Luna - XXIX Sce Stephane - XXX Aguilla -
XXXI Puntremel - XXXII Sce Benedicte - XXXIII Sce Moderanne - XXXIV Philemangenur - XXXV Metane - XXXVI Sce Domnine - XXXVII Floricum -
XXXVIII Placentia - XXXIX Sce Andrea - XL Sce Cristine - XLI Pamphica - XLII Tremel - XLIII Vercel - XLIV Sca Agath - XLV Everi - XLVI Publei -
XLVII Agusta - XLVIII Sce Remei - XLIX Petrecastel - L Ursiores - LI Sce Maurici - LII Burbulei - LIII Vivaec - LIV Losanna - LV Urba -
LVI Antifern - LVII Punterlin - LVIII Nos - LIX Bysiceon - LX Cuscei - LXI Sefui - LXII Grenant - LXIII Oisma - LXIV Blaecuile - LXV Bar -
LXVI Breone - LXVII Domaniant - LXVIII Funtaine - LXIX Chateluns - LXX Rems - LXXI Corbunei - LXXII Mundlothuin - LXXIII Martinwaeth -
LXXIV Duin - LXXV Atherats - LXXVI Bruwaei - LXXVII Teranburh - LXXVIII Gisne - LXXIX - LXXX Sumeran.»
Il manoscritto originale omette l'indicazione della tappa n. 79 e del relativo toponimo.
Arrivo del nostro arcivescovo Sigerico a Roma: per prima cosa al sepolcro del beato Pietro apostolo: poi
a Santa Maria ospizio degli Inglesi: a San Lorenzo in Graticola: a San Valentino in ponte Mollo: a Santa Agnese: a San Lorenzo fuori le mura:
a San Sebastiano: a Sant'Anastasio: a San Paolo: a San Bonifacio: a Santa Sabina: a Santa Maria dei Greci: a Santa Cecilia: a San
Crisogono: a Santa Maria di Trastevere: a San Pancrazio. Poi sono tornati a casa. La mattina dopo a Santa Maria Rotonda: ai Santi Apostoli:
a San Giovanni in Laterano. Poi pranzammo con papa Giovanni: poi a Gerusalemme: a Santa Maria Maggiore: a San Pietro in Vincoli: a San Lorenzo
dove il corpo di lui fu bruciato.
Queste sono le tappe da Roma fino al mare. 1 Città di Roma – 2 San Giovanni in Nono – 3 Baccano – 4 Sutri –
5 Forcassi – 6 San Valentino – 7 San Flaviano – 8 Santa Cristina – 9 Acquapendente – 10 San Pietro e Paolo –
11 Abricola – 12 San Quirico – 13 Torrenieri – 14 Arbia – 15 Siena – 16 Borgonuovo – 17 Elsa –
18 San Martino in Fossa – 19 San Gimignano – 20 Santa Maria a Chianni – 21 San Pietro, Corazzano – 22 San Dionisio –
23 Arneblanca – 24 Acquanera – 25 Porcari – 26 Lucca – 27 Camaiore – 28 Luni – 29 Santo Stefano –
30 Aulla – 31 Pontremoli – 32 San Benedetto – 33 San Moderanno – 34 Filemangenur – 35 Mezzana –
36 San Donnino – 37 Florico – 38 Piacenza – 39 Sant'Andrea – 40 Santa Cristina – 41 Pamphica –
42 Tromello – 43 Vercelli – 44 Santhià – 45 Ivrea – 46 Poley – 47 Aosta – 48 St. Rhémy –
49 Bourg-St. Pierre – 50 Orsières – 51 St. Maurice – 52 Versvey – 53 Vevey – 54 Losanna –
55 Orbe – 56 Antifern – 57 Puntarlier – 58 Nos – 59 Besançon – 60 Coussey – 61 Seveux –
62 Grenant – 63 Oisma – 64 Blessonville – 65 Bar – 66 Brienne – 67 Donnemant – 68 Fontaine –
69 Châlons – 70 Reims – 71 Corbeny – 72 Laon – 73 Saint Martin – 74 Duin – 75 Arras –
76 Bruay – 77 Thérouanne – 78 Gisne – 79 – 80 Sumeran.
In questa sezione ci avvarremo dell'elenco di tappe (‘mansiones') descritto da Sigerico per approfondire, tappa dopo tappa, gli aspetti principali che caratterizzavano il luogo allora e, per quanto possibile, ancora oggi. In rispetto delle tematiche discusse nel sito, in linea generale non ci occuperemo dei luoghi dal punto di vista turistico, storico o architettonico; cercheremo, invece, di sottolineare, per quanto possibile, gli aspetti più nascosti, ovvero simbolici, che questi luoghi hanno conservato attraverso i secoli.
Per ogni tappa, partendo dall'originario nome latino, cercheremo di capire a quale località odierna essa fa riferimento, cosa doveva esserci allora e cosa è rimasto oggi. Laddove abbiamo avuto modo di visitare personalmente la località, inseriremo schede di approfondimento più peculiari nello stile e nella forma caratteristico del sito.
In seguito, cercheremo anche di analizzare, alcuni tratti aggiuntivi della Via Francigena; in particolare, nel Sud Italia, la cosiddetta "Via Francigena del Sud", che da Roma proseguiva verso i grandi porti pugliesi di Bari e Brindisi, da cui ci si poteva imbarcare poi per la Terra Santa, il tratto di raccordo che attraversava la Francia del Sud, e che andava ad innestarsi, presso Roncisvalle, all'altro grande percorso di pellegrinaggio che era il Cammino di Santiago di Compostela ed infine il tratto germanico, che scendeva dal Nord Europa (Brema) ed attraverso la Svizzera si innestava sul tragitto di Sigerico in Francia, a Pontalier.
I – Urbs Roma (oggi la città di Roma e il Borgo Leonino)
II – Johannis VIIII (oggi la località chiamata "La Storta" lungo la via Cassia)
III – Bacane (oggi la Valle di Baccano, nella zona di Campagnano di Roma)
IV – Suteria (oggi Sutri)
V – Furcari (oggi Forocassio, frazione di Vetralla)
VI – Sce Valentine (oggi "Borgo San Valentino", presso Viterbo)
VII – Sce Flaviane (oggi Montefiascone)
VIII – Sca Cristina (oggi Bolsena)
IX – Aqua Pendente (oggi Acquapendente)
X – Sce Petir in Pail (oggi Podere Voltole, presso Abbadia San Salvatore)
XI – Abricula (oggi la località "Briccola", o "Le Briccole", presso Castiglione d'Orcia)
XII – Sce Quiric (oggi San Quirico d'Orcia)
XIII – Turreiner (oggi Torrenieri, presso Montalcino)
XIV – Arbia (oggi Ponte d'Arbia, nel comune di Monteroni d'Arbia)
XV – Seocine (oggi Siena)
XVI – Burgenove (oggi Abbadia a Isola, nel comune di Monteriggioni)
XVII – Aelse (Pieve d'Elsa, oggi non più esistente, presso il comune di Colle Val d'Elsa)
XVIII – Sce Martin in Fosse (oggi Molino d'Aiano, presso Colle Val d'Elsa)
XIX – Sce Gemiane (oggi San Gimignano)
XX – Sce Maria Glan (oggi Pieve di Santa Maria Assunta a Chianni, presso Gambassi Terme)
XXI – Sce Peter Currant (oggi Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano, fraz. di Castelfiorentino)
XXII – Sce Dionisii (oggi San Genesio, preso il comune di San Miniato)
XXIII – Arne Blanca (oggi Fucecchio)
XXIV – Aqua Nigra (oggi Ponte a Cappiano, nel comune di Fucecchio)
XXV – Forcri (oggi Porcari)
XXVI – Luca (oggi Lucca)
XXVII – Campmaior (oggi Camaiore)
XXVIII – Luna (oggi Luni)
XXIX – Sce Stephane (oggi Santo Stefano di Magra)
XXX – Aguilla (oggi Aulla)
XXXI – Puntremel (oggi Pontremoli)
XXXII – Sce Benedicte (oggi Pontelungo, nel comune di Pontremoli)
XXXIII – Sce Moderanne (oggi Berceto)
XXXIV – Philemangenur (oggi Felegara, nel comune di Medesano, oppure Fornovo di Taro)
XXXV – Metane (oggi Medesano, oppure Costamezzana nel comune di Noceto)
XXXVI – Sce Domnine (Borgo San Donnino, oggi Fidenza)
XXXVII – Floricum (oggi Fiorenzuola d'Adda)
XXXVIII – Placenta (oggi Piacenza)
XXXIX – Sce Andrea (oggi Corte Sant'Andrea, frazione di Corte Lodigiana)
XL – Sce Cristine (oggi Santa Cristina)
XLI – Pamphica (oggi Pavia)
XLII – Tremel (oggi Tromello)
XLIII – Vercel (oggi Vercelli)
XLIV – Sca Agath (Sant'Agata, oggi Santhià)
XLV – Everi (oggi Ivrea)
XLVI – Publei (oggi Montjovet)
XLVII – Agusta (oggi Aosta)
XLVIII – Sce Remei (San Remigio, oggi Saint-Rhémy-en-Bosses).
Da qui, attraversato il passo del Gran San Bernardo (così chiamato in onore del grande Santo di Chiaravalle, eminenza dei Cistercensi e patrocinatore dei Cavalieri Templari), Sigerico e il suo seguito proseguono il cammino attraverso la Svizzera.
XLIX – Petrecastel (oggi Bourg-Saint-Pierre)
L – Ursiores (oggi Orsières)
LI – Sce Maurici (oggi Saint-Maurice)
LII – Burbulei (oggi Versvey nel comune di Yvorne, presso Aigle)
LIII – Vivaec (oggi Vevey)
LIV – Losanna (ancora oggi, Losanna)
LV – Urba (oggi Orbe)
Dalla Svizzera, Sigerico giunge poi attraverso la Francia.
LVI – Antifern (oggi la Cappella di Saint-Maurice, presso Jougne)
LVII – Punterlin (oggi Pontarlier)
LVIII – Nos (oggi Nods)
LIX – Bysiceon (oggi Besançon)
LX – Cuscei (oggi Cussey-sur-l'Ognon)
LXI – Sefui (oggi Seveux)
LXII – Grenant (ancora oggi, Grenant)
LXIII – Oisma (oggi Humes nel municipio di Humes-Jorquenay)
LXIV – Blaecuile (oggi Blessonville)
LXV – Bar (oggi Bar-sur-Aube)
LXVI – Breone (oggi Brienne-la-Vieille)
LXVII – Domaniant (oggi Donnement)
LXVIII – Funtaine (oggi Fontaine)
LXIX – Chateluns (oggi Châlons-en-Champagne)
LXX – Rems (oggi Reims)
LXXI – Corbunei (oggi Corbeny)
LXXII – Mundlothuin (ovvero "in monte Loduni", oggi Laon)
LXXIII – Martinwaeth (ovvero "Martini vadum", oggi Seraucourt-le-Grand)
LXXIV – Duin (oggi Doingt)
LXXV – Atherats (oggi Arras)
LXXVI – Bruwaei (oggi Bruay-en-Artois, oppure Bruay-la-Buissière)
LXXVII – Teranburh (oggi Thérouanne)
LXXVIII – Gisne (oggi Guînes)
LXIX – ?
LXXX – Sumeran (oggi Sombre, presso Wissant)
Dopo l'imbarco e l'attraversamento della Manica, Sigerico giunge finalmente in patria,
sulle coste dell'Inghilterra. Qui la sua cronaca scritta s'interrompe, anche se probabilmente egli toccò almeno altre due tappe: Dover, dove sbarcò, e Canterbury, meta finale del suo ritorno a casa.