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La Via Francigena


Submansio I: Urbs Roma


(1) La Cittą di Roma


Parte I



È la città di Roma, nella quale Sigerico si trattiene per tre giorni. Recita il testo originale:


«Adventus archiespiscopi nostri Sigeric ad Romam: primitus ad limitem beati Petri apostoli: deinde ad Sanctam Mariam scolam Anglorum: ad Sanctum Laurentium in craticula: ad Sanctum Valentinum in ponte Molui: ad Sanctam Agnes: ad Sanctum Laurentium foris murum: ad Sanctum Sebastianum: ad Sanctum Anastasium: ad Sanctum Paulum: ad Sanctum Bonefatium: ad Sanctam Savinam: ad Sanctam Mariam scolam Graecam: ad Sanctam Ceciliam: ad Sanctum Crisogonum: ad Sanctam Mariam Transtyberi: ad Sanctum Pancratium. Deinde reversi sunt in domum. Mane ad Sanctam Mariam rotundam: ad sanctos apostolos: ad Sanctus Johannes in Laterane. Inde reficimus cum domini apostolico Johanno: deinde ad Jerusalem: ad Sanctam Mariam majorem: ad Sanctum Petrum ad Vincula: ad Sanctum Laurentium ubi corpus ejus assatus fuit



Parte I
1 - 6

Parte II
7 - 12

Parte III
13 - 18

Parte IV
19 - 23



1) ad limitem beati Petri apostoli...
(presso il beato Pietro apostolo...)



Veduta notturna della Basilica di San Pietro

Veduta notturna della Basilica di San Pietro, in Vaticano



Il punto di partenza è, dunque, la Basilica di San Pietro, in Vaticano, sorta nel IV sec. per volere dell'imperatore Costantino sul luogo di sepoltura dell'apostolo Pietro. Il suo sepolcro venne rinvenuto all'interno della vasta necropoli che sorgeva a ridosso del grande Circo di Caligola, ai piedi del colle detto "Vaticanus", da cui successivamente tutta l'area prese il nome. L'antica Basilica venne successivamente demolita e ricostruita nella forma che vediamo oggi: il progetto cominciò nel 1506 per volere di papa Giulio II e si concluse nel 1626, sotto papa Urbano VIII.


Ancora oggi la Basilica vaticana raccoglie pellegrini e turisti da tutto il mondo, ed offre al visitatore un tripudio di arte e di fascino che non ha pari. Numerosa, anche se discreta, la presenza simbolica, che annovera un'icona di Madonna Nera, reliquie della Santa Croce, della Sacra Lancia e del telo della Veronica, e persino un "percorso alchemico" che si diparte nei sotterranei del Vaticano, un livello al di sotto delle famose e già interessanti Grotte Vaticane. Alla Basilica di San Pietro ed ai suoi aspetti "nascosti" è stato dedicato uno speciale dossier a parte, nel quale si terrà conto anche del simbolismo di Piazza San Pietro, con l'obelisco al centro, e si parlerà del Meridiano Zero d'Italia, che venne scelto passante per il sepolcro di Pietro.



2) ad Sanctam Mariam scolam Anglorum...
(a Santa Maria ospizio degli Inglesi...)

 

 

Ex Ospedale di Santo Spirito in Sassia

Ex Chiesa ed Ospedale di Santo Spirito in Sassia, Borgo Leonino, Roma


A ridosso del Vaticano, entro quello che è designato come Borgo Leonino, sorgevano diverse aree destinate all'accoglienza dei pellegrini provenienti da altre nazioni, chiamate "Scholae", ciascuna dotata di proprie chiese ed ospedali. La più importante di esse era la "Schola Anglorum", o "Schola Saxonum", fondata dal re sassone Ina a beneficio dei pellegrini di origine anglosassone. Accanto alla Schola venne costruita una piccola chiesa, che Ina dedicò alla Vergine dotandola di una preziosa immagine mariana, che rimase sempre illesa nel corso di numerosi incendi e saccheggi cui fu soggetta nel corso dei secoli.


Accanto alla chiesa sorse l'Ospedale di Santo Spirito, del quale la chiesa subì le vicende. Dapprima essa venne ricostruita nel 1198, e assunse la denominazione di "S. Spirito". Successivamente venne ricostruita nel 1383, poi negli anni 1471-75 per volere di Sisto V ed infine, dopo il Sacco di Roma del 1527, fu ricostruita nella forma attuale dal 1538 al 1545 su progetto di Baldassarre Peruzzi, ripreso e proseguito da Antonio Sangallo il Giovane. Oggi il ricordo dell'antica Schola Saxonum sopravvive nel nome della chiesa, "Santo Spirito in Sassia" (o "in Saxia"), e della vicina "San Michele in Sassia".



3) ad Sanctum Laurentium in craticula...
(a San Lorenzo in graticola)



Chiesa di San Lorenzo in Lucina

La Chiesa di San Lorenzo in Lucina prospiciente l'omonima piazza



Si tratta con ogni probabilità della Chiesa di San Lorenzo in Lucina, una delle tante del percorso lauretano di Roma, nella quale è conservata, in un alloggiamento sotto l'altare maggiore, la graticola sulla quale venne arso San Lorenzo. La chiesa sorse nel IV sec. sotto la domus romana della matrona cristiana Lucina, e venne trasformata in chiesa aperta al culto pubblico dal papa Sisto III. Successivamente, la chiesa subì diversi restauri e rimaneggiamenti che le hanno dato l'aspetto attuale. Come curiosità, si segnala al suo interno la presenza di un monumento al pittore francese Nicolas Poussin, che riproduce il celebre quadro "I pastori d'Arcadia", al centro del famoso intrigo di Rennes-le-Château. Il ricercatore Domenico Migliaccio ha mostrato, in uno studio sul mistero legato alla rinomata cittadina francese, che tracciando una Stella di Salomone sul cenotafio si evidenziano le parole "ARCADIA" e "SION", nonché la sigla PS che fa pensare immediatamente al fantomatico ordine del Priorato di Sion



4) ad Sanctum Valentinum in ponte Molui...
(a San Valentino in ponte Mollo...)



La Chiesa della Gran Madre

La Chiesa della Gran Madre a Roma, vista da Ponte Milvio


La chiesa di San Valentino a Ponte Milvio, oggi scomparsa, si trovava lungo la Via Flaminia, fuori dalla Porta del Popolo, più o meno all'altezza dell'attuale stadio Flaminio. Il suo ricordo sopravvive ancora nel nome dell'antica Porta San Valentino. La tradizione afferma che è qui che il santo vescovo Valentino venne decapitato, sotto l'Imperatore Aureliano, il 14 febbraio del 273. Il corpo del santo fu trasportato successivamente a Terni, lungo la Via Flaminia, città che ora ospita la Basilica in suo onore e di cui è santo patrono. Un cranio di San Valentino si conserva invece esposto presso la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin (v. più avanti). Poiché San Valentino è il patrono degli innamorati, la zona di Ponte Milvio è diventata meta di tutte le coppie romantiche che suggellano il loro amore appendendo un lucchetto simbolico attorno alle inferriate del ponte.


Attualmente, nella stessa zona, sorge la Chiesa della Gran Madre di Dio, di realizzazione moderna (1931). La Chiesa è una delle pochissime in Italia ad essere intitolata alla "Grande Madre". Se ne conoscono solo altre due: una è la più famosa e si trova a Torino, ed ha la caratteristica forma ispirata al Pantheon; l'altra è il Santuario della Gran Madre di Dio e si trova a Fidenza (PR), annessa alla chiesa di San Michele. Il santuario venne costruito negli anni dal 1707 al 1722. La chiesa di Roma venne progettata dall'architetto Cesare Bazzani, attivo nel primo Novecento, in piena era fascista; per realizzarla egli si ispirò alla più celebre chiesa omonima di Torino, ed è curioso notare che egli si servì spesso del simbolismo massonico con il quale costellava ogni sua opera. All'interno della chiesa troviamo, ad esempio, la statua di un bambino che regge con la mano sinistra una sfera di colore nero, agghindato alla maniera delle Vergini lauretane, ma con la veste di color rosso, e la pelle scura... Ci si domanda se questo edificio non sorga proprio sul sito dell'antica chiesa segnalata da Sigerico, giacché molto spesso le chiese nascono come stratificazioni di edifici di culto che si susseguono nel tempo.



5) ad Sanctam Agnes...
(a Sant'Agnese...)



Il Mausoleo di Santa Costanza

Il Mausoleo di Santa Costanza, presso il complesso di S. Agnese fuori le Mura


È la Chiesa di Sant'Agnese fuori le Mura, situata sulla Via Nomentana, a breve distanza dal mausoleo rotondo di Santa Costanza. Venne fatta costruire proprio da Costanza, nipote dell'imperatore Costantino, nel IV sec., sul luogo di sepoltura della martire cristiana. Il suo sepolcro può essere visitato scendendo nella cripta sotterranea della chiesa.



6) ad Sanctum Laurentium foris murum...
(a San Lorenzo fuori le Mura…)



La Basilica di San Lorenzo fuori le Mura

Basilica di San Lorenzo fuori le Mura



San Lorenzo fuori le Mura è una delle quattro basiliche patriarcali, fatta costruire da Costantino fuori dalla Porta di San Lorenzo, per accogliere l'urna con i resti del Santo, che era stato sepolto con altri martiri nelle catacombe di San Ciriaco, alle quali si accede dal chiostro. La parte più sacra della chiesa è la Confessione, nel livello sotterraneo, che ospita i resti del Santo ed una lastra di marmo macchiata di sangue che si ritiene fosse quella sulla quale venne adagiato il Santo martire dopo l'ustione sulla graticola.


La Basilica ha un'ampia importanza dal punto di vista simbolico, tanto da essere annoverata all'interno delle "Sette Chiese" della tradizione cristiana, quelle, cioè, da visitare assolutamente in un percorso di pellegrinaggio cristiano a Roma. In una conferenza del 2007 lo studioso italiano Alfredo Barbagallo ha addirittura ipotizzato che all'interno della Basilica sia tuttora conservato il Santo Graal, ricevuto dal diacono Lorenzo dalle mani di papa Sisto II. Dal nostro punto di vista la chiesa è certamente importante: qui, infatti, sia nel portico d'ingresso, sia sul muretto del chiostro, troviamo diverse incisioni della Triplice Cinta e del Centro Sacro.



Continua... (Parte II)





L'itinerario di Sigerico



I Urbs Roma - II Johannis VIIII - III Bacane - IV Suteria - V Furcari - VI Sce Valentine - VII Sce Flaviane - VIII Sca Cristina - IX Aqua Pendente - X Sce Petir in Pail - XI Abricula - XII Sce Quiric - XIII Turreiner - XIV Arbia - XV Seocine - XVI Burgenove - XVII Aelse - XVIII Sce Martin in Fosse - XIX Sce Gemiane - XX Sce Maria Glan - XXI Sce Peter Currant - XXII Sce Dionisii - XXIII Arne Blanca - XXIII Aqua Nigra - XXV Forcri - XXVI Luca - XXVII Campmaior - XXVIII Luna - XXIX Sce Stephane - XXX Aguilla - XXXI Puntremel - XXXII Sce Benedicte - XXXIII Sce Moderanne - XXXIV Philemangenur - XXXV Metane - XXXVI Sce Domnine - XXXVII Floricum - XXXVIII Placentia - XXXIX Sce Andrea - XL Sce Cristine - XLI Pamphica - XLII Tremel - XLIII Vercel - XLIV Sca Agath - XLV Everi - XLVI Publei - XLVII Agusta - XLVIII Sce Remei - XLIX Petrecastel - L Ursiores - LI Sce Maurici - LII Burbulei - LIII Vivaec - LIV Losanna - LV Urba - LVI Antifern - LVII Punterlin - LVIII Nos - LIX Bysiceon - LX Cuscei - LXI Sefui - LXII Grenant - LXIII Oisma - LXIV Blaecuile - LXV Bar - LXVI Breone - LXVII Domaniant - LXVIII Funtaine - LXIX Chateluns - LXX Rems - LXXI Corbunei - LXXII Mundlothuin - LXXIII Martinwaeth - LXXIV Duin - LXXV Atherats - LXXVI Bruwaei - LXXVII Teranburh - LXXVIII Gisne - LXXIX ??? - LXXX Sumeran