È la città di Roma, nella quale Sigerico si trattiene per tre giorni. Recita il testo originale:
«Adventus archiespiscopi nostri Sigeric ad Romam: primitus ad limitem beati Petri apostoli: deinde ad Sanctam Mariam scolam Anglorum: ad Sanctum Laurentium in craticula: ad Sanctum Valentinum in ponte Molui: ad Sanctam Agnes: ad Sanctum Laurentium foris murum: ad Sanctum Sebastianum: ad Sanctum Anastasium: ad Sanctum Paulum: ad Sanctum Bonefatium: ad Sanctam Savinam: ad Sanctam Mariam scolam Graecam: ad Sanctam Ceciliam: ad Sanctum Crisogonum: ad Sanctam Mariam Transtyberi: ad Sanctum Pancratium. Deinde reversi sunt in domum. Mane ad Sanctam Mariam rotundam: ad sanctos apostolos: ad Sanctus Johannes in Laterane. Inde reficimus cum domini apostolico Johanno: deinde ad Jerusalem: ad Sanctam Mariam majorem: ad Sanctum Petrum ad Vincula: ad Sanctum Laurentium ubi corpus ejus assatus fuit.»
Parte I |
Parte II |
Parte III |
Parte IV |
La Basilica di San Sebastiano lungo la Via Appia
La più esterna delle Sette Chiese della tradizione cristiana, ovvero le tappe obbligatorie del pellegrino, è la Basilica di San Sebastiano, che si trova lungo Via Appia. Essa venne eretta nel IV sec. sul luogo ove si riteneva fossero stati conservati dai primi cristiani i corpi dei Santi Pietro e Paolo dopo il martirio, in attesa di tempi migliori per dar loro più degna sepoltura. Originariamente dedicata a loro, fu successivamente intitolata a San Sebastiano in quanto anche il martire era stato sepolto nelle stesse catacombe. La chiesa ha perso del tutto l'aspetto originario, essendo stata interamente ricostruita nel 1611 dal Cardinale Scipione Borghese.
L'Abbazia delle Tre Fontane, sulla Via Laurentina
Si tratta certamente della Chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio alle Tre Fontane, luogo di martirio dell'apostolo Paolo. Il primitivo edificio risale al VII sec. ed era occupato da monaci greci. Successivamente passò ai benedettini, e quindi ai Cistercensi nel XII sec., quando ottenne l'aspetto attuale, di stile romanico e sobrio, nel più puro stile cistercense.
Nello stesso complesso delle Tre Fontane, si trova anche la Chiesa del Martirio di San Paolo, celebre perché conserva ciò che resta della Colonna della Decapitazione, ma soprattutto le tre fonti d'acqua sorgiva che, secondo la tradizione, si originario nei punti ove la testa dell'apostolo, dopo il martirio, rimbalzò per altrettante volte. A questo punto non sfugga il nesso tra le sorgenti d'acqua e il luogo sacro, nell'accostamento tipico dei cosiddetti "luoghi d'energia". Non per niente, la zona in cui sorge il complesso era chiamata "ad Aquas Salvias" (oggi ricordato nel toponimo di Via delle Acque Salvie), dove l'appellativo Salvias ricorda che si trattava molto probabilmente di acque dalle proprietà taumaturgiche.
La facciata della Basilica di San Paolo fuori le Mura
Proseguendo per la Via Ostiense, Sigerico non mancò certamente di visitare la Basilica di San Paolo fuori le Mura, detta anche Basilica Ostiense, una delle quattro basiliche patriarcali e delle Sette Chiese di Roma. Edificata sul luogo di sepoltura dell'apostolo Paolo dall’imperatore Costantino nel 314, venne successivamente ingrandita e decorata. Oggi è nota per ospitare al suo interno la sequenza dei ritratti di tutti i papi che si sono succeduti da Pietro in poi. Nel magnifico chiostro del XII secolo si trova in più punti la Triplice Cinta.
La Basilica dei Santi Alessio e Bonifacio, sull'Aventino
Dalla zona Ostiense, l'instancabile Sigerico si portò sull'Aventino, dove qualche tempo dopo si sarebbero stabiliti i Cavalieri Templari nella loro magione romana. L'antica Chiesa dei Santi Bonifacio ed Alessio venne edificata certamente prima del X sec., quando era dedicata al solo San Bonifacio. La dedicazione anche a Sant'Alessio, infatti, avvenne nel 1217 ad opera di papa Onorio I. Nella chiesa, in particolare nella cappella del transetto di destra, si conserva un'icona bizantina della Madonna dell'Intercessione, che secondo la tradizione era venerata da Sant'Alessio ad Edessa. Si tratta, ovviamente, di una Madonna Nera…
Tutto l’Aventino è, in realtà, una zona interessante e piena di luoghi dalle caratteristiche intriganti, dei quali parliamo in dettaglio in un apposito approfondimento. Ci limitiamo qui a citare, oltre alla chiesa di Santa Maria del Priorato, che fu dei Cavalieri Templari, le due splendide chiese di Santa Sabina, descritta di seguito, e di Santa Prisca. Sotto quest’ultima, in particolare, si trova un meraviglioso mitreo.
La Basilica di Santa Sabina, sull'Aventino
Non poteva mancare, ovviamente, nella zona dell'Aventino, la Basilica di Santa Sabina. Fu costruita nel 422 da Pietro d'Illiria, sui resti dell'abitazione di una matrona romana di nome Sabina che successivamente venne confusa con l'omonima santa umbra. Tra le sue caratteristiche, si ricorda la preziosa "schola cantorum" racchiusa nel pluteo finemente decorato con motivi longobardi, sul quale spiccano anche numerosi Nodi di Salomone.
La Chiesa di Santa Maria in Cosmedin
I turisti moderni apprezzano la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin soprattutto per la presenza della Bocca della Verità, un chiusino stradale di epoca romana sul quale è raffigurato il volto mostruoso di un dio fluviale. Secondo la leggenda, esso aveva il potere di mordere la mano a colui che avesse osato mentire in sua presenza. La chiesa sorge a breve distanza dai resti di un tempio rotondo dedicato ad Ercole, e deve il suo nome al fatto che nell'VIII sec. venne concessa da Adriano I ai profughi greci in fuga dalla persecuzione iconoclasta (Cosmedin in greco vuol dire "ornamento"). Oltre al bellissimo campanile originario del XII sec. la chiesa vanta una presenza simbolica del tutto particolare, un'icona di Madonna Nera di origini bizantine, il cui originale si conserva nella cripta ma della quale sono presenti diverse copie all’interno della chiesa. Nella chiesa si conserva, inoltre, un cranio di San Valentino che probabilmente fu portato qui dalla scomparsa Chiesa di San Valentino in Ponte Milvio, quarta tappa romana dell’itinerario di Sigerico.
I Urbs Roma - II Johannis VIIII - III Bacane - IV Suteria - V Furcari - VI Sce Valentine - VII Sce Flaviane - VIII Sca Cristina - IX Aqua Pendente - X Sce Petir in Pail - XI Abricula - XII Sce Quiric - XIII Turreiner - XIV Arbia - XV Seocine - XVI Burgenove - XVII Aelse - XVIII Sce Martin in Fosse - XIX Sce Gemiane - XX Sce Maria Glan - XXI Sce Peter Currant - XXII Sce Dionisii - XXIII Arne Blanca - XXIII Aqua Nigra - XXV Forcri - XXVI Luca - XXVII Campmaior - XXVIII Luna - XXIX Sce Stephane - XXX Aguilla - XXXI Puntremel - XXXII Sce Benedicte - XXXIII Sce Moderanne - XXXIV Philemangenur - XXXV Metane - XXXVI Sce Domnine - XXXVII Floricum - XXXVIII Placentia - XXXIX Sce Andrea - XL Sce Cristine - XLI Pamphica - XLII Tremel - XLIII Vercel - XLIV Sca Agath - XLV Everi - XLVI Publei - XLVII Agusta - XLVIII Sce Remei - XLIX Petrecastel - L Ursiores - LI Sce Maurici - LII Burbulei - LIII Vivaec - LIV Losanna - LV Urba - LVI Antifern - LVII Punterlin - LVIII Nos - LIX Bysiceon - LX Cuscei - LXI Sefui - LXII Grenant - LXIII Oisma - LXIV Blaecuile - LXV Bar - LXVI Breone - LXVII Domaniant - LXVIII Funtaine - LXIX Chateluns - LXX Rems - LXXI Corbunei - LXXII Mundlothuin - LXXIII Martinwaeth - LXXIV Duin - LXXV Atherats - LXXVI Bruwaei - LXXVII Teranburh - LXXVIII Gisne - LXXIX ??? - LXXX Sumeran