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Questa pagina è stata aggiornata il 06-02-2014
Datazione: 1407.
Ubicazione: Chiesa di Sant'Andrea in Primicilio, Canavaccio, frazione di Urbino (PU)
La Chiesa di Sant'Andrea in Primicilio, ubicata a Canavaccio, frazione di Urbino, è attestata nei documenti fin dal 1146. La tradizione riporta la presenza di un Quadrato Magico iscritto su una delle campane della chiesa, che a sua volta era appartenuta alla torre del Castello di Gaifa, che sorgeva nei pressi di Piandonico, in Montefeltro. Accanto al SATOR era posta un'incisione con la data: "Anno domini MCCCCVII" (1407). La campana è stata rimossa all'inizio degli anni '80, e di essa ormai se ne sono perse le tracce.
Foto: N/D
Datazione: (XV sec.?)
Ubicazione: Chiesa di Sant'Agostino, Monterubbiano (AP)
Lungo il corso principale del paese di Monterubbiano (AP) si incontra la Chiesa di Sant'Agostino (originaria del XIII sec.), adiacente l'ex convento degli Eremitiani di Sant'Agostino, ricostruita tra i secoli XVIII e XIX. Le fonti tramandano che un Quadrato Magico si trovava inciso su una delle campane di questa chiesa, ma oggi non ve n'è più traccia. La campana, come è avvenuto per altre simili in territorio marchigiano, è stata rimossa durante dei lavori di restauro e probabilmente è stata rifusa oppure acquisita in qualche collezione privata.
Foto: N/D
Datazione: sconosciuta
Ubicazione: Oratorio di Santa Maria Maddalena, Campo Marzo, Verona
A Verona, dove esiste già ed è visibile il SATOR di Palazzo Benciolini, era attestata la presenza di un altro Quadrato Magico. Si trovava presso l'Oratorio di Santa Maria Maddalena, in zona Campo Marzo, originario del XII sec. e retto dalle suore agostiniane. L'edificio è stato demolito nel XVIII sec. e del SATOR non esiste ovviamente più traccia.
Foto: N/D
Datazione: sconosciuta
Ubicazione: Eremo di Sant'Alberto, San Pietro di Barbozza, fraz. di Valdobbiadene (TV)
Per molti secoli il piccolo Eremo di Sant'Alberto, ubicato presso San Pietro di Barbozza, frazione di Valdobbiadene (TV), ha benedetto e protetto i vignaiuoli e i produttori di vino che nella zona prosperano grazie alla ricca qualità dei vitigni che la caratterizzano. Per oltre cinque secoli, e fino alla fine del XIX sec., la piccola chiesa ha ospitato un eremita che viveva della carità dei coltivatori, offrendo loro un servizio insolito: la segnalazione delle tempeste in arrivo mediante il suono delle campane. Secondo la tradizione, le vibrazioni create dai rintocchi sulla campana servivano anche a tenere lontana la grandine, il peggior nemico dei viticoltori. La chiesa un tempo ospitava una pietra con l'iscrizione del Quadrato Magico, che oggi è stata rimossa. Del SATOR è rimasta comunque memoria in una delle aziende vinicole locali, le "Terre di Sant'Alberto", il cui logo visibile su tutte le bottiglie dei loro prodotti raffigura il celebre palindromo, rigorosamente… con la 'N' inversa!
Foto: N/D
I parte (I - XIII sec.)II parte (XIV - XXI sec.) |