St. Albans è una ridente e tranquilla città inglese che si trova all'estremità settentrionale della contea di Hertfordshire, e che dista circa 35 km dal cuore della capitale, Londra. Le sue origini sono molto antiche e vengono fatte risalire ad un primitivo insediamento della tribù britannica dei Catuvellauni, chiamato Verlamion o Verulam. Conquistata dai Romani, che la ribattezzarono Verulamium, divenne uno dei più importanti insediamenti imperiali in Britannia, la seconda città per grandezza dopo quella di Londinium, l'antica Londra. La sua importanza era dovuta alla sua posizione strategica sul fiume Ver, lungo la strada principale che si dipartiva da Londra, e crocevia delle più importanti strade che si diramavano attraverso tutta l'isola.
La
città deriva il suo nome attuale da quello di Sant'Albano, che fu il primo martire cristiano in terra
Britannica. Secondo le cronache tramandate da autori cristiani come il venerabile Beda, Albano era un pagano che viveva nel villaggio.
Durante le prime persecuzioni dei Cristiani da parte degli imperatori romani, Albano diede rifugio nella propria casa ad un prete
cristiano, chiamato Amphibalus, e venne da lui convertito e battezzato. Quando i soldati romani scoprirono
il fatto, e bussarono alla sua porta per catturare il prete, Albano scambiò i propri vestiti con la tonaca di Anfibalo, e si
fece catturare al suo posto. Quando l'inganno venne scoperto, Albano venne condannato a morte al posto del prete che aveva salvato, e
il martirio avvenne per decapitazione.
Gli studiosi sono ancora incerti nello stabilire una data per questo avvenimento; stando alle parole di Beda, il martirio avvenne
"quando i crudeli imperatori pubblicarono per la prima volta i loro editti verso i Cristiani", e cioè sotto il governo
dell'imperatore Diocleziano, che pubblicò i citati editti nel 303. Studi successivi corredati da un'analisi più accurata
delle fonti hanno portato invece ad ipotizzare che il fatto sia più verosimilmente accaduto durante le persecuzioni ordinate da
Settimio Severo, nel 209. Quale che fu l'anno effettivo, comunque, Albano divenne di fatto il primo martire cristiano in terra britannica,
e il suo culto non tardò a diffondersi, tanto che nel VI sec. era già pienamente affermato, e il suo sepolcro meta di
incessanti pellegrinaggi. Albano venne proclamato santo e la data per la sua venerazione venne fissata al 22 Giugno.
Questa data così simbolica (il primo giorno dopo la celebrazione del Solstizio d'Estate, una delle
date più "esoteriche" del calendario) pone subito una pulce nell'orecchio, e induce ad indagare più a fondo
su questo santo e sulle leggende ad esso collegate. I particolari non tardano ad affiorare, a cominciare dai nomi.
"Amphibalus", il prete che converte Albano al Cristianesimo, è certamente un nome
simbolico, perché designa la tonaca rituale, la stessa che Albano ha usato per prendere il suo posto ed ingannare i soldati
romani. Per l'esattezza, il nome del prete non viene citato nelle primitive cronache, ma appare per la prima volta nell'interpolazione
successiva dei fatti da parte di Geoffrey di Monmouth. Anche Anfibalo venne canonizzato e il suo sepolcro si trova oggi all'interno
della Cattedrale di St. Albans, anche se versa in pessime condizioni di conservazione.
"Albanus" è altresì pieno di significati, non solo perché ricorda l'alba,
la primissima fase del giorno quando il sole comincia a prendere il sopravvento sulle tenebre, ma anche la fase alchemica detta
"Albedo", la fase al Bianco, nel quale la materia prima, putrefatta e lavorata, si presenta
all'operatore come un liquido lattiginoso e pesante, al quale è stato dato il nome di "latte della
Vergine".
La sorgente Holywell |
Il presunto luogo della decapitazione del santo è quello su cui verrà edificata,
in seguito, la cattedrale a lui dedicata. Secondo una leggenda locale, la testa del santo, dopo la decapitazione, rotolò a
terra e discese la collina, generando nel punto in cui si fermò una sorgente d'acqua che aveva delle proprietà
taumaturgiche. Una tradizione simile la troviamo a Roma,
presso l'Abbazia delle Tre
Fontane, sul luogo del martirio di San Paolo. Ancora oggi nella toponimia stradale di St. Albans viene ricordata l'esistenza
di questa antica fonte miracolosa, e precisamente nella via chiamata Holywell Hill, cioè
la "collina della sorgente sacra", che fiancheggia l'altura sulla quale sorge la cattedrale e conduce a Sud verso
la Chiesa di Santo Stefano. Ancora oggi lungo questa
strada sorge un pozzo che si dice sia collegato all'antica sorgente, ma la struttura attuale del pozzo non è anteriore al XIX
sec. ed inoltre il toponimo sembra più probabilmente derivare da quello del fiume Halywell che scorre nelle vicinanze. Al di
là della reale etimologia del nome, dal punto di vista simbolico è interessante notare che l'esistenza di una tradizione
legata ad una fonte sacra indica che il luogo in cui sorge la cattedrale è un punto nodale delle energie
telluriche.
Questo punto preciso, più o meno collocato al centro della pianta della città, ne rappresenta
l'Omphalos, il centro sacro, ed è marcato simbolicamente in più modi: oltre alla cattedrale
ed alla citata fonte, infatti, troviamo a breve distanza il sito nella quale era stata posta una delle dodici "Croci di
Eleonora" (Eleanor's Cross, v. più avanti) e sul quale oggi sorge
la Clock Tower, una massiccia torre cittadina dall'alto della quale è possibile osservare tutta
la città. Inoltre, cosa più importante, la Cattedrale di St. Albans si trova al centro
esatto di uno schema simbolico di altre quattro chiese medievali, una per ciascuna direzione, disposte a formare sulla mappa della
città un quadrilatero che ricorda molto la forma della costellazione del Cigno (un animale dai
vasti e numerosi significati simbolici tra i quali ne ricordiamo uno, particolarmente in tema con la nostra analisi, che è
quella di rappresentare, col candore delle sue penne, ancora una volta la fase al "Bianco" della Grande Opera).
La disposizione delle chiese non è dovuta al caso; nell'intento originale, infatti, tre di esse furono studiate ed
appositamente costruite su intenzione dell'abate Ulsino per preparare il pellegrino diretto al sepolcro
di Sant'Albano, una per ciascuna delle tre strade principali che portavano in città. La data della loro costruzione, dunque,
sebbene incerta, è collocabile attorno all'anno 948.
Queste chiese, che analizzeremo una ad una nel dettaglio, sono tutte "marcate", al loro interno, con il simbolo
del Centro Sacro, in posizioni tali da far
escludere l'ipotesi che si sia trattato di un gioco (ad es., sul fusto di una colonna). Fa eccezione la
sola Chiesa di San Pietro la quale, però, è
anche quella più massicciamente rimaneggiata, con le antiche mura in pietra abilmente intonacate e non più a vista
come nelle altre chiese.
Inoltre, due di queste portano la dedicazione a San Michele ed a Santa Maria, suggerendo l'esistenza di un asse o punto d'incontro
tra le due più importanti linee sacre telluriche (a volte, anche se un poco impropriamente, chiamate ley
lines) che rappresentano, simbolicamente, le energie maschili e quelle femminili: la "Linea di San
Michele" e la "Linea di Santa Maria".
Simboli alchemici del crucibulum (crogiolo)
Dal trattato anonimo Medicinisch-Chymisch und Alchemistisches Oraculum (Ulm, 1755).
Se ancora non bastasse, c'è un altro indizio da considerare: l'iconografia classica di Sant'Albano, quando non rappresenta la scena della decapitazione, lo mostra mentre regge in mano una croce (v. figura all'inizio del paragrafo precedente). Questa croce non solo ci ricorda la disposizione simbolica delle cinque chiese medievali di St. Albans, ma è anche uno degli emblemi alchemici usati per indicare il "crucibulum", ossia il crogiolo, lo strumento fondamentale in cui avvengono le trasformazioni essenziali per la riuscita della Grande Opera. Come vedremo ancora nel seguito di questo articolo, ed in quelli ad esso collegati, il simbolismo della croce è onnipresente in St. Albans. Lo troveremo replicato in tutte le forme possibili sia all'interno, sia all'esterno della cattedrale; nelle altre chiese e nell'architettura della città. È presente persino nell'araldica cittadina.
La bandiera e lo scudo araldico della città di St. Albans
L'emblema che compare nello stemma della città prende il nome di "croce di Sant'Albano"; esso è praticamente identico alla croce di Sant'Andrea scozzese, solo che è di colore giallo su sfondo azzurro. La croce di Sant'Andrea, o "ics" ("X"), è un altro simbolo fondamentale nell'esoterismo, formato dalla sovrapposizione delle due principali energie o forze generatrici della Natura: il Calice e la Lama, ovvero il delta e la cuspide, la cavità uterina e la protuberanza fallica. In più, questo segno è anche utilizzato per indicare l'operazione della moltiplicazione, che può indicare sia la riproduzione sessuale ("Crescete e moltiplicatevi", come sta scritto nella Bibbia), sia l'accrescimento spirituale, attraverso l'acquisizione della conoscenza esoterica. Come il segno dell'addizione, "+", che indica anch'esso un accrescimento interiore, la "X" veniva usata dagli alchimisti per indicare, tra le altre cose, il crogiolo operativo.
Vista satellitare della cittą con lo schema del 'crucibulum' e le quattro chiese medievali
(© Google Earth, 2013)
L'immagine soprastante mostra una veduta satellitare della città nella quale sono state
evidenziate le posizioni delle chiese medievali che formano il "crucibulum" simbolico. La mappa
contiene delle "zone interattive" cliccando sulle quali si aprirà una scheda apposita che approfondisce la storia e
le caratteristiche simboliche di ciascun edificio.
Al centro dello schema, e al cuore del centro storico, sorge la Cattedrale di St. Albans
(St. Albans Cathedral), sulla collina dove si presume sia stato martirizzato il Santo titolare. In
realtà, in origine la costruzione fu un'abbazia benedettina (St. Albans Abbey), ampiamente
ricostruita durante il periodo Normanno, che ottenne lo status di Cattedrale solo nel 1877.
Poco distante, si erge la Torre dell'Orologio (Clock Tower), la cui costruzione
è più tarda (XV sec.) ma la cui importanza simbolica è fondamentale. Come, infatti, abbiamo visto per la città
di Glastonbury, dove il connubio tra la linea energetica "maschile" e quella
"femminile" è fissata dalla presenza di una torre in cima ad una collina consacrata
(il Tor) vicino ad un pozzo o sorgente sacra (il Chalice
Well), qui abbiamo la stessa configurazione, con la Torre dell'Orologio posta nelle vicinanze della sorgente sacra di
"Holywell".
La croce delle quattro chiese circostanti si adagia lungo un asse orientato approssimativamente secondo la direzione NE-SO. A NE
abbiamo la Chiesa di Santo Stefano (St. Stephen's Church), mentre a NO si
trova la Chiesa di San Michele (St. Michael's Church), molto vicina anche
agli scavi archeologici che hanno portato alla luce i resti romani dell'antica Verulamium. A SO si trova
la Chiesa di San Pietro (St. Peter's Church), che chiude l'elenco delle tre
fatte costruire dall'abate Ulsino.
Mancava, dunque, all'epoca, la corrispettiva chiesa a SE, ma questa situazione non durò per molto. Fu, infatti, uno degli
abati di St. Albans, il benedettino Geoffrey de Gorham, che fece costruire in questa zona un monastero femminile, dedicato
a Santa Maria di Sopwell (Sopwell Priory), intorno all'anno 1140, come cella
figlia dell'abbazia di St. Albans. Con la costruzione di un monastero femminile dedicato a Santa Maria, l'abate non solo chiudeva
il "cerchio", ma inseriva simbolicamente l'essenziale controparte "femminile" nello schema simbolico. Purtroppo,
essendo esterno al complesso cittadino, il monastero seguì lo stesso destino di rovina comune a tanti altri monasteri ed abbazie
inglesi, la cosiddetta "Dissoluzione dei Monasteri" operata da Enrico VIII. Per questo, oggi, di questo antico monastero non
rimangono che alcune rovine.
Ritratto di Sir Francis Bacon (Pourbus, 1617)
Tra le molte e numerose personalità illustri legate alla città di St. Albans, la
più ragguardevole è sicuramente quella di Francis Bacon (italianizzato
in Francesco Bacone), uno dei più importanti filosofi e scienziati rinascimentali, che visse nella
città per gran parte della sua vita e ne fu, dal 1618, Visconte. Bacone fu il creatore del metodo di ricerca che da lui ha
preso il nome di "baconiano" e che è stato il precursore del moderno
"metodo scientifico".
Francesco Bacone, la cui vita ed opere viene illustrata nei suoi aspetti essenziali in
un articolo a parte, si trova oggi sepolto
nella Chiesa di San Michele, una delle cinque di cui
si è già parlato, dove si può ammirare il suo monumento funebre e l'epitaffio che gli dedicò il suo
discepolo e cultore più affezionato, Thomas Meautys.
Costruita
tra il 1403 e il 1412, la Torre dell'Orologio (Clock Tower) di St. Albans si
erge maestosa in Market Place, al centro della città. Venne costruita da Thomas
Wolvey, che era stato architetto per la Corona, sul modello di quella costruita nel 1365 per il Westminster Palace da Henry
Yevele, che di Wolvey era stato il maestro. La torre fu restaurata nel 1865-6 da Sir George Gilbert Scott, che
aggiunse la guglia di stile gotico e i parapetti. Dalla sua sommità si gode di una vista a 360° su tutto il territorio di St.
Albans.
Prima della torre, in pieno periodo medievale, lo stesso sito era occupato da un altro monumento che si ergeva a mo' di obelisco e
faceva la funzione di Omphalos: la Croce di Eleonora (Eleanor's
Cross). Questa croce faceva parte di una serie di dodici monumenti simili che il re Edoardo I fece erigere tra il 1291 ed il
1294 in memoria della consorte Eleonora di Castiglia. Le croci, in realtà dei veri e propri monumenti, vennero collocate in
posizioni chiave lungo il tragitto che le spoglie della regina fecero dopo la morte, dalla Cattedrale di Lincoln, dove il corpo venne
preparato ed eviscerato per l'imbalsamazione, a Londra, presso Westminster Abbey,
dove trovò sepoltura. Si racconta che il viaggio durò dodici giorni, e che le croci vennero erette nei luoghi dove il
corteo funebre si fermò per la notte. Di queste dodici croci, soltanto tre sono oggi sopravvissute (e si trovano nelle
città di Geddington, Hardingstone e Waltham Cross), mentre le altre sono scomparse oppure ne rimangono dei frammenti che sono
stati esposti nei musei locali o in altri punti delle città in cui si trovavano originalmente.
La Cattedrale di St. Albans (St. Albans Cathedral)
La Chiesa di San Michele (St. Michael's Church)
La Chiesa di Santo Stefano (St. Stephen's Church)
La Chiesa di San Pietro (St. Peter's Church)