Nell'ambito del mito che si è andato creando e sviluppando attorno al Priorato di Sion, la data del 17 Gennaio riveste un'importanza simbolica fondamentale. Riportiamo di seguito un elenco di fatti e di eventi che sono avvenuti in tale data, e che hanno legami più o meno significativi con il Priorato e con ciò che vi è correlato. Tale elenco non ha pretese di esaustività ma costituisce un buon punto di partenza.
- È
il giorno di commemorazione di San Sulpicio Severo , cui è dedicata
la Chiesa di St. Sulpice, a Parigi,
che si dice sia stato (e, per alcuni, sia tuttora) il quartier generale del Priorato.
- Nello stesso giorno si commemora anche la santa Rosalina da Villeneuve. Il nome
"Roseline" indica, traslitterato in inglese, la "Linea della
Rosa", un nome in codice con il quale alcuni ambienti esoterici chiamano il Meridiano di Parigi.
Si noti anche che lo stesso nome richiama quello del villaggio scozzese di Roslin, dove i Sinclair
fecero costruire la Rosslyn Chapel.
- È il giorno in cui nella Chiesa della Maddalena
a Rennes-le-Château si produce il fenomeno delle
"mele blu" (le "pommes blue" citate nel messaggio decrittato
della Grande Pergamena): il raggio di sole che a mezzogiorno penetra in una delle vetrate colorate
proietta sullo spazio davanti all'altare dei cerchi di luce di colore blu.
- La data del 17 Gennaio è curiosamente "occultata" su una lapide funeraria dell'abate Jean
Vié, che fu curato di Rennes-les-Bains prima di Henri Boudet. Secondo i
"Dossiers Secrets", Jean Vié apprese del segreto di Antoine
Bigou, il predecessore di Sauniére, dall'abate François-Pierre Cauneille, che accompagnò Bigou in Spagna
nel 1792. La data della sua morte, così come riportata sulla lapide, è "1er 7bre
1872" (1° Settembre 1872). Ma ciò è curioso per due motivi: primo, perché l'abate morì
effettivamente un giorno prima della data riportata; secondo, perché i numeri così evidenziati, l'uno e il sette,
unitamente all'assonanza del nome Jean Vié con il termine francese "Janvier", che indica
il mese di Gennaio, riconducono, ancora una volta, alla fatidica e simbolica data del Priorato.
- 17 Gennaio 1293. Questa data compare in un carteggio ufficiale
dei Cavalieri Templari dal quale risulta che il telo
della Sindone fosse stato affidato ad un alto ufficiale dell'Ordine, quel Geoffrey di Charnay il cui
discendente omonimo morì nel rogo insieme a Jacques De Molay (da: "I Templari e il Collemagico di
Celestino", di Maria Grazia Lopardi, ed. Idealibri).
- 17 Gennaio 1382.
L'alchimista Nicolas Flamel, presunto
Gran Maestro del Priorato dal 1330 al 1410, scrisse di aver realizzato in questa data la sua prima trasmutazione alchemica, notizia
che può essere letta come un messaggio in codice.
- 17 Gennaio 1574: è la data fi nascita di Robert Fludd, fisico, astrologo,
alchimista ed esponente rosacrociano inglese, che figura nell'elenco dei Gran Maestri del Priorato di
Sion.
- 17 Gennaio 1681: data presunta di fondazione del Priorato di Sion così come riportata
da Pierre Plantard (circolare del 4 Aprile 1989 firmata da Pierre Plantard di Saint-Clair, e riportata anche
in Vaincre, n. 2, 1989).
- 17 Gennaio 1771: è la data di morte riportata sulla lapide tombale di Marie de
Negre d'Ables, marchesa d'Hautpoul, colei che rivelò il segreto all'abate Bigou. La lastra tombale ha un ruolo
fondamentale nella decifrazione del messaggio della Grande Pergamena.
- Il 17 Gennaio 1917 l'abate Saunière ha un'emorragia cerebrale che lo porterà, qualche
giorno più tardi, alla morte.
- 17 Gennaio 1967: è la presunta data di pubblicazione del manoscritto più enigmatico
dei "Dossiers Secrets", il "Serpente Rosso",
così come appare stampata sul frontespizio. Esso risulta depositato presso la Bibliothèque
Nationale il 15 febbraio, e pochi giorni dopo (tra il 5 ed il 6 marzo) i tre autori vennero trovati impiccati in circostanze
mai chiarite. L'analisi approfondita dei dettagli rivelerà in seguito che l'effettiva data di deposito risale al 17 Marzo e
che anche questo scritto fa parte di una serie di falsi messi in giro per alimentare il mito.
- Il 17 gennaio 1981 l'assemblea del nuovo Priorato di Sion, riunita presso Blois, elegge come Gran
Maestro Pierre Plantard.
La Chiesa cattolica festeggia in questa data diversi Santi, ma tre di loro assumono un'importanza particolare: sono Sant'Antonio Abate, San Sulpicio di Bourges e Santa Rosalina da Villanova.
Sant'Antonio Abate (Qumans, 251 ca., da qualche parte nel deserto della Tebaide, 17 gennaio 357), conosciuto anche come Sant'Antonio l'Eremita, Sant'Antonio il Grande o Sant'Antonio d'Egitto, fu un anacoreta egiziano, fondatore della prima comunità di monaci che si riuniva sotto la guida di un padre spirituale, chiamato con il termine ebraico abbà, ovvero "padre", da cui l'etimo della parola "abate". Durante la sua vita, in gran parte spesa in meditazione nelle grotte scavate tra le rocce del deserto della Tebaide, ebbe fama di guaritore e di esorcista. Dopo la morte, i suoi discepoli ne trasferirono le spoglie in un luogo segreto, che rimase inviolato per qualche secolo. La riscoperta delle sue spoglie, avvenuta intorno alla metà del VI secolo sotto l'imperatore Giustiniano, diede luogo ad una traslazione delle stesse, che vennero portate dapprima ad Alessandria, poi a Costantinopoli, dove giunsero intorno all'anno 670.
Nell'XI secolo un nobile francese, Jocelin de Chateau Neuf, riceve in dono le reliquie del Santo dall'Imperatore di Costantinopoli, e le porta con sé in Francia, dove furono conservate in un villaggio chiamato La-Motte-aux-Bois. In seguito vi sorse una grande abbazia, dalla quale il villaggio prese il nome di Saint-Antoine-l'Abbaye. Attorno all'abbazia si radunò una comunità di monaci curatori, che più tardi divenne l'Ordine dei Canonici Ospedalieri Antoniani, specializzati nella cura della malattia che nel Medioevo veniva chiamata "Fuoco di Sant'Antonio" (poi conosciuta come ergotismo, o herpes zoster).
La figura di Sant'Antonio ricorre spesso nel mito del Priorato. Uno dei manoscritti contenuto nei controversi "Dossier Secrets", "Un trésor mérovingien à Rennes-le-Château" ("Un tesoro merovingio a Rennes-le-Château"), porta la firma di Antoine l'Hermite, uno dei tanti pseudonimi adottati da Plantard. "Le tentazioni di Sant'Antonio" è il dipinto di David Teniers il Giovane più volte citato insieme ai "Pastori d'Arcadia" di Nicolas Poussin, coloro che, secondo il messaggio citato nella Grande Pergamena, "detengono la chiave". Sempre secondo una tradizione non provata, fu uno dei quadri di cui Sauniére acquistò una riproduzione presso il museo del Louvre. Una statua di Antonio l'Eremita è presente all'interno della chiesa di Rennes-le-Château, ed è uno dei cinque santi le cui iniziali formano la parola "GRAAL" su un percorso a forma di "M" all'interno della chiesa stessa.
San Sulpicio di Bourges, noto anche come San Sulpicio Severo, morto a Bourges il 17 Gennaio del 647, fu vescovo della diocesi di Bourges ed ebbe un ruolo fondamentale nel processo di cristianizzazione della sua regione. Nel corso della sua carica, si oppose fermamente ai tentativi egemonici di Dagoberto I, il re Merovingio citato nel messaggio celato nella Piccola Pergamena, per difendere i privilegi assegnati alla sua diocesi. A suo nome venne intitolata la Compagnia dei sacerdoti di San Sulpizio, fondata da Jean-Jacques Olier, già curatore del seminario che egli aveva realizzato nel 1641 presso la chiesa di Parigi che porta lo stesso nome: Saint-Sulpice. L'Ordine dei Sulpiziani aveva come stemma un monogramma che riproduce la sigla AM (Auspice Maria, ovvero "proteggici, o Maria"), il quale compare a più riprese anche all'interno della chiesa della Maddalena a Rennes. La stessa sigla può essere letta anche come unione di due "M", una al dritto ed una rovesciata, che segretamente indicherebbero Maria Maddalena, e sarebbero un altro indizio a favore del Priorato.
Rosalina da Villeneuve fu una santa medievale di origine francese, nata nel 1263 e morta il 17 Gennaio del 1329. Nacque nel castello di Les Arcs-sur-Argens, nel Var, un dipartimento della Provenza orientale. Agendo in opposizione ai voleri di suo padre, Rosalina divenne monaca certosina presso il monastero di Bertaud. Nel 1330 ella successe a sua zia, la beata Giovanna da Villanova, come Prioressa di La Celle-Robaud, nella diocesi di Fréjus. Nel 1320 suo fratello Hélion de Villeneuve, Gran Maestro dei Cavalieri di San Giovanni dal 1319 al 46, restaurò il monastero, mentre nel 1323 e nel 1328 il papa Giovanni XXII, precedentemente Vescovo di Fréjus, garantì ad esso alcune indulgenze mirate ad innalzarne le rendite. Il suo nome è legato al "miracolo delle rose": la giovane donna era solita prelevare di nascosto il pane dalla dispensa di suo padre per andare in giro a distribuirlo ai poveri. Quando suo padre, un giorno, la trovò con fare sospetto accanto alla madia, le impose di aprire il grembiule. Ella ubbidì timorosa, ma quando il grembiule si aprì, all'interno al posto del pane apparvero miracolosamente un gruppo di rose. Lo stesso miracolo venne attribuito anche ad altre sante, tra cui Santa Germana (un'altra santa la cui statua è posta all'interno della chiesa della Maddalena di Rennes) e Santa Elisabetta d'Ungheria. Il nome francese, Roseline, è leggibile all'inglese come "Linea della Rosa", un nome simbolico con cui è conosciuto il "Meridiano di Parigi". Questo meridiano ha un ruolo fondamentale nella Geometria Sacra che si legge sul territorio attorno a Rennes-le-Château e viene citato per mezzo di indizi nel testo del "Serpente Rosso".
La casa dei Villeneuve era una delle più importanti famiglie nobiliari della Provenza, che discendeva dal più antico ramo dei Villeneuve di Linguadoca, a loro volta provenienti dalla Catalogna (Spagna). I tre fratelli Arnaud, Raimond e Pons de Villeneuve si distinsero nelle crociate a fianco di Alphonse, visconte di Tolosa (una delle tante "famiglie del Graal"). Furono grandi sostenitori della causa dei Catari, soprattutto Pons, che combatté al fianco di Raimondo VII di Tolosa condividendone il triste fato nella Crociata contro gli Albigesi. Il nome francese, Roseline, è leggibile all'inglese come "Linea della Rosa", un nome simbolico con cui è conosciuto il "Meridiano di Parigi", secondo gli autori dei "Dossiers Secrets". Questo meridiano ha un ruolo fondamentale nella Geometria Sacra che si legge sul territorio attorno a Rennes-le-Château e viene citato per mezzo di indizi nel testo del "Serpente Rosso".
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