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Budapest


I luoghi simbolici della capitale magiara



Piazza degli Eroi



La capitale dell'Ungheria, Budapest, nacque ufficialmente dopo il "compromesso" Austro-Ungarico del 1867, quando le due città sulle rive sinistra e destra del Danubio, chiamate rispettivamente Buda e Pest, vennero unite alla vecchia Óbuda, situata ancora più ad ovest rispetto a Buda, per formare la nuova capitale del regno. Da allora la città si è espansa fino a risultare, ai tempi d'oggi, una delle più estese e popolate città d'Europa. Dopo la caduta del regime comunista (1989) il paese si è progressivamente "re-europeizzato" fino a diventare uno dei più visitati dal punto di vista turistico. Un suo punto di forza, oltre ai bellissimi paesaggi urbani e naturali, ed ai famosi mercatini di Natale, sono le piscine termali, delle cui acque benefiche e curative il sottosuolo della città è pieno. Ne erano ben coscienti già i Cavalieri Ospitalieri, che nel XII sec. si erano insediati presso l'isola Margherita, al centro del Danubio, ed utilizzavano le sue acque per curare i malati. Oggi in luogo dell'ospedale giovannita si trova il complesso termale di San Luca.


In questo breve excursus dedicato agli aspetti più intrinsecamente simbolici della città, ci soffermeremo su alcuni punti in particolare. Tratteremo l'aspetto "sotterraneo" parlando soprattutto del labirinto che si estende sotto la piana del Castello di Buda, poi approfondiremo l'aspetto "energetico" parlando delle Madonne Nere e dei luoghi ad esse collegate, in particolare la collina sacra di Gellért e la Chiesa di Mattia. Infine volgeremo lo sguardo ai tempi della dominazione romana dell'antica regione di Pannonia, visitando le rovine dell'antica città di Aquincum, con i suoi due mitrei e un reperto archeologico d'eccezione: il magico quadrato del Rotas trovato inciso su una tegola, sulla cui interpretazione gli studiosi sono ancora in disaccordo.





Il labirinto sotterraneo del Castello di Buda

La collina sacra di Gellért

Le Madonne Nere di Budapest

La Chiesa di Mattia

I mitrei di Aquincum

Il ROTAS di Aquincum