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I Cavalieri di Malta



Blasone dei Cavalieri di Malta



L'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni dell'Ospedale, noti anche come Cavalieri Ospitalieri e Cavalieri Gerosolimitani, nasce a Gerusalemme intorno all'anno 1050, per iniziativa di alcuni ricchi mercanti originari della Repubblica Marinara di Amalfi, che chiesero ed ottennero dal Califfo d'Egitto il permesso di costruire una chiesa, un convento ed un ospedale per la cura e l'assistenza ai pellegrini senza distinzione di fede e di razza. L'indipendenza dell'Ordine venne sancita ufficialmente nel 1113 con una bolla emanata da papa Pasquale II, quando alla sua reggenza v'era il beato maestro Gerardo Sasso. Il suo successore, fra' Raymondo de Puy, fu il primo Gran Maestro ufficiale e sotto la sua guida alla missione dell'Ordine si unì, oltre la cura e l'assistenza, anche la difesa armata dei pellegrini, una modifica radicale ma necessaria, dopo gli sconvolgimenti che si crearono in Terra Santa in seguito alla Prima Crociata. In questo stesso periodo, l'Ordine adottò come proprio simbolo la bianca Croce Ottagona, detta anche Croce delle Beatitudini in riferimento alle otto beatitudini elencate da Gesù nel Discorso della Montagna. Così, anche i Cavalieri di San Giovanni, denominazione mutuata dalla scelta di San Giovanni Battista come loro protettore, divennero il primo esempio di ordine monastico e allo stesso tempo guerriero, una formula che verrą adottata in seguito da altri Ordini simili, nati in Terasanta sulla scia dei Gerosolimitani, e dei quali il massimo esempio diventerą l'Ordine dei Cavalieri Templari, costituitosi qualche decennio pił tardi (1119 ca.).



La Croce di Malta

La Croce di Malta


È detta anche Croce delle Beatitudini e rappresenta

sia le otto Lingue di provenienza dei Cavalieri, sia

i principi che essi devono rispettare, che sono:

spiritualità, semplicità, umiltà, compassione,

giustizia, misericordia, sincerità, sopportazione.



Con la caduta di San Giovanni d'Acri, ultimo baluardo cristiano in Terra Santa, nel 1291, l'Ordine lasciò le terre d'Oriente per stabilirsi prima sull'isola di Cipro e poi, dal 1310, sull'isola di Rodi, sotto l'allora Gran Maestro fra' Foulques de Villaret. Da allora l'ordine, assunta la nuova denominazione di Cavalieri di Rodi, s'impegnò a costituire una potente e ben organizzata flotta militare, per continuare a far fronte alloro impegno di baluardo armato della Cristianità. L'indipendenza dagli altri Stati, assicurata da numerosi atti pontifici, ed il diritto di mantenere una propria forza militare garantirono all'Ordine la Sovranità internazionale. In base a questi privilegi, l'Ordine poteva battere moneta ed intrattenere rapporti diplomatici con altri Stati. Dopo il 1312, in seguito allo scioglimento dell'Ordine Templare, gli Ospitalieri ne ereditarono gran parte dei beni e dei possedimenti. Da questo momento in poi, l'Ordine si organizzò raggruppandosi in Lingue. Dapprima esse furono sette: Provenza, Alvernia, Francia, Italia, Aragona (Navarra), Inghilterra (che comprendeva Scozia e Irlanda) ed Alemagna. Nel 1492 Castiglia e Portogallo si separarono dalla Lingua d'Aragona, costituendo l'ottava Lingua. Ogni Lingua comprendeva i Priorati o Gran Priorati, i Baliaggi e le Commende.


Cavaliere di MaltaL'anno 1523 segnò un'altra tappa importante nella storia dell'Ordine: in questa data, infatti, dopo una strenue resistenza ad assedi e combattimenti durata sei mesi, essi furono costretti ad arrendersi alla potenza militare del sultano Solimano il Magnifico, e furono costretti ad abbandonare l'isola, pur con tutti gli onori militari. Dopo un esilio durato qualche anno, nel 1530, sotto la guida del Gran Maestro fra' Philippe de Villiers de l'Isle Adam, l'Ordine si stabilì sull'isola di Malta, che gli venne ceduta dall'imperatore Carlo V con l'approvazione di papa Clemente VII, al prezzo simbolico di un falcone maltese, che essi dovevano donare ogni anno nel giorno di Ognissanti al Vicerè di Sicilia. Da questo momento in poi i Cavalieri di Malta, come si erano rinominati, continuarono ad impegnarsi nella loro missione, soprattutto contrastando le navi corsare musulmane che infestavano e rendevano poco sicuri i viaggi ed commerci nel Mediterraneo. La reazione ottomana non tardò ad arrivare e nel 1565, dopo aver riunito un imponente esercito, diede inizio al grande assedio di Malta, che durò quattro mesi. La difesa maltese fu gravemente piegata, ma non spezzata, dalla superiorità turca, che alla fine dovette cedere e ritirarsi per non subire ulteriori perdite, anche grazie all'intervento della flotta spagnola che corse in loro aiuto dalla Sicilia. I Cavalieri, in riconoscimento del loro valore e dell'impegno che avevano profuso nella difesa dell'isola, ottennero i fondi necessari per costruire una nuova capitale, in sostituzione di quella vecchia che era stata ormai distrutta nell'assedio. La nuova città venne chiamata La Valletta, in onore del Gran Maestro fra' Jean Parisot de la Valette, che aveva guidato la resistenza. Pochi anni più tardi, nel 1571, i Cavalieri di Malta si distinsero nuovamente a fianco degli Spagnoli, dei Veneziani e delle truppe Pontificie nella battaglia di Lepanto, che sbaragliò definitivamente la flotta ottomana.


L'apice della fama coincise, però, anche con l'inizio della corruzione: i Cavalieri si diedero alla pirateria e la loro isola divenne il centro della tratta degli schiavi, in gran parte africani e turchi, spesso utilizzati anche per riscattare e liberare schiavi cristiani. A dare un ulteriore colpo all'Ordine intervenne, nel 1789, la Rivoluzione Francese, che costrinse, nella sua lotta anti-aristocratica, molti nobili francesi a fuggire e ad abbandonare i loro beni. I Cavalieri persero così gran parte delle tradizionali fonti di sostentamenti in Francia, nonché ogni bene che venne confiscato dallo Stato francese nel 1792. Sei anni più tardi, nel 1798, Napoleone Bonaparte, nel corso della campagna d'Egitto, assediò ed occupò l'isola, costringendo il Sovrano Ordine alla resa incondizionata e condannandolo ad un nuovo esilio, stavolta definitivo, in tutto il mondo, accolti da Priorati esistenti o da regni amici.


Gli Inglesi riconquistarono Malta nel 1814, e pur riconoscendo i diritti sovrani dell'Ordine sull'isola, ne rimasero di fatto i padroni, relegandola a colonia britannica. I Cavalieri si trasferirono successivamente a Messina, a Catania, a Ferrara ed infine, a partire dal 1834, a Roma, dove risiede tuttora e dove possiede, con la garanzia di extraterritorialità, il Palazzo di Malta, in Via Condotti, e la Villa del Priorato, con l'annessa chiesa di Santa Maria, sull'Aventino. L'Ordine oggi, con la denominazione di Sovrano Militare Ordine di Malta (S.M.O.M.) è riconosciuto da oltre 80 Stati e gode di un posto di "osservatore" presso le Nazioni Unite. È l'unico ordine cavalleresco che, pur attraversando diverse fasi e traversie di ogni tipo, si sia perpetuato con continuità dall'epoca medievale sino ad oggi.