"Maria Maddalena nella grotta", Jules Joseph Lefebvre (1876)
The State Hermitage Museum, St. Petersburg, Russia
Aprile 2007. Attraversando le verdi colline della regione francese della Linguadoca, il pensiero corre al fermento religioso e culturale ed ai profondi sconvolgimenti spirituali di cui queste terre, nel periodo medievale, erano pervase. Da una parte, il diffondersi a macchia d'olio del culto di Maria Maddalena, che secondo leggende ormai ben radicate approdò da queste parti a metà del I secolo sfuggendo alle persecuzioni contro i primi Cristiani, scatenate subito dopo la crocifissione di Gesù. Il culto crebbe e si diffuse in queste terre dando origine a numerose chiese e santuari dedicati a questo personaggio. Dall'altro lato, si assiste alla diffusione ed alla proliferazione del movimento religioso dei Catari, o Perfetti, che predicavano il rinnovamento spirituale accogliendo l'eredità delle dottrine gnostiche e forse degli antichi Esseni, cui certe teorie "di confine" oggi farebbero appartenere anche Gesù, almeno nei primi anni, taciuti dai Vangeli Canonici, della sua esistenza. Contro i Catari, la Chiesa di allora scatenò la più aspra delle persecuzioni, guerra santa a cui dovettero prendere parte anche i Cavalieri Templari, sia pure con riluttanza, per l'obbedianza dovuta al Papa, prima che essi stessi stessi divenissero a loro volta oggetto di persecuzioni. La Crociata bandita contro i Catari si concluse con l'assedio della fortezza di Montsegur, durato quasi un anno, prima dell'inevitabile capitolazione. Si tramanda che il papa responsabile di tale carneficina, Innocenzo III, avesse ordinato l'uccisione sistematica di tutti i seguaci della dottrina catara, indipendentemente dal sesso e dall'età. Agli stupefatti soldati che chiedevano come avrebbero fatto a riconoscere i Catari dai Cristiani, il vescovo che guidava la spedizione sembra abbia risposto: «Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi!» Ancora oggi ci si chiede che cosa abbia potuto scatenare così tanta ferocia nella lotta ad un'eresia come ve ne erano tante, all'epoca; molte teorie riguardano un segreto pericoloso per la Chiesa, custodito dai seguaci, lo stesso segreto che Maria Maddalena avrebbe portato con sé dalla Palestina: la progenie di Cristo, il Sangue Reale, in altre parole, il Graal. Ma anche senza dover scomodare queste ardite dottrine, la Francia del Sud, ed in particolare la regione della Linguadoca e del vicino Aude presentano al visitatore avveduto una serie di luoghi dalle caratteristiche interessanti, con legami fantastici al mito, alla magia ed alla Tradizione esoterica. Esploriamo quindi insieme alcune di queste località che ho avuto modo di visitare personalmente.
L'abbazia cistercense di Fontfroide
Avignone: la residenza francese del Papato
Alla ricerca dei luoghi della Regina Perduta
(articolo di Alberto Cavazzoli)
Si vedano, inoltre, lo speciale dedicato al paese di Rennes-le-Château, redatto sotto forma di vivace dialogo in tre atti scritto insieme con l'amica e collaboratrice Marisa Uberti, e la pagina di Approfondimenti dedicata al Santo Graal.
(Speciale Rennes-le-Château)