Nella città di Budapest si possono trovare almeno tre rappresentazioni della Madonna Nera, dislocate in alcuni degli edifici religiosi chiave della città. Nessuna di esse è una rappresentazione originale. Due di esse sono icone dipinte, copie della celebre Vergine Nera di Częstochowa, e sono collocate all'interno della Basilica di Santo Stefano e in una nicchia scavata all'interno della Chiesa nella Roccia di Gellért. L'altra rappresentazione, invece, è una statua della Madonna di Loreto, e si trova in una cappella laterale della Chiesa di Mattia.
La Basilica di Santo Stefano (Szent István-bazilika) sorge nel centro di Pest, ed è la chiesa concattedrale della diocesi di Strigonio-Budapest. Costruita a partire dal 1870, è dedicata a Stefano (969-1038), primo re d'Ungheria, successivamente dichiarato santo nel 1083. In essa si conserva la reliquia più importante a lui attribuita, il "Santo Destro", ovvero il suo braccio destro, conservato in un reliquario custodito nella cappella a destra dell'altare principale. In una delle cappelle adiacenti si trova, invece, l'icona della Vergine Nera. All'epoca della nostra visita (Dicembre 2014) questa parte della chiesa era inaccessibile, chiusa per restauri, ma era ancora possibile accedere alla cappella dall'ingresso esterno, di fronte all'ufficio postale lungo Szent István tér.
La Chiesa di Mattia (Mátyás-templom) prende questo nome dal XV sec., ispirandosi a Mattia Corvino, re d'Ungheria dal 1458 al 1490, che qui si sposò due volte. In realtà il nome originario è Chiesa di Nostra Signora Assunta della Collina del Castello, ed è specificamente dedicata alla Madonna. Originaria del XIII sec., la chiesa sorge al centro della Szentháromság tér (piazza della Santa Trinità) ed è uno degli edifici più pittoreschi e visitati della capitale ungherese. La dedicazione alla Madonna è opportunamente appropriata, in quanto l'edificio sembra simbolicamente accostato alle energie telluriche di natura femminile. Numerosi simboli rappresentati all'interno, persino nelle decorazioni parietali o nelle forme degli elementi architettonici, ricorda uno dei simboli tradizionalmente associati a questi concetti, come la Vesica Piscis, la spirale e il Nodo di Salomone. Ma più importante di tutti, forse, è una statua, copia del XVII sec. della Madonna di Loreto, che si trova esposta in una delle cappelle della navata sinistra.
La Chiesa nella Roccia (Magyarok Nagyasszonya sziklatemplom) è stata ricavata da una grotta all'interno della collina sacra di Gellért. La sua fondazione risale al 1927, quando l'architetto Kálmán Lux la costruì per i monaci dell'ordine di San Paolo eremita. La grotta, invece, è molto più antica: è noto, infatti, che durante il Medioevo un eremita di nome Ivano vi si ritirò, e da lì prese a guarire la gente per mezzo delle acque termali di cui il sottosuolo è ricco (i celebri bagni termali di Gellért, tra i più famosi di tutta la nazione, sorgono proprio di fronte alla chiesa). In una delle nicchie laterali si conserva una copia della Vergine nera di Częstochowa, collocata al centro di una riproduzione in ferro battuto dell'aquila polacca.
Il labirinto sotterraneo del Castello di Buda
BUDAPEST - I luoghi simbolici della capitale magiara