Probe International è una delle più importanti associazioni britanniche nel campo del paranormale e dell'ufologia. Ogni anno numerosi ospiti provenienti da tutto il mondo partecipano alle loro conferenze presentando i risultati delle loro ricerche, insieme alle rispettive esperienze e testimonianze. Gli argomenti privilegiati sono quelli relativi agli UFO, al fenomeno dei cerchi nel grano, al paranormale, alle dottrine New Age e alle teorie del complotto. L'associazione è basata a Blackpool, una città situata nel Nord dell'Inghilterra, nella contea del Lancashire, e due volte l'anno (a Marzo e ad Ottobre) organizza un'importante conferenza su questi temi nella vicina Lytham St. Annes. L'evento primaverile del 2014 si è svolto durante il weekend del 22-23 Marzo. Trovandomi "casualmente" da quelle parti per questioni di lavoro, ho voluto partecipare alla prima giornata del convegno, quella di sabato 22 Marzo. L'esperienza mi ha riservato alcune sorprese, sia in positivo, sia in negativo, e nel report che segue troverete le mie impressioni.
Alle 10:00 del mattino la grande sala degli eventi della palestra YMCA, che ha ospitato la conferenza, è già gremita di astanti, e si fa fatica a trovare una sedia libera. Poiché il primo degli speaker previsto dalla scaletta tarda ad arrivare, la conferenza inizia con un fuori-programma, la lettura e la discussione di un messaggio da parte di un personaggio chiamato David Boyle. David, che dice di parlare a nome di un'entità interdimensionale aliena chiamata Ashtar rivela, nel suo messaggio intitolato "Disclosure: we are not alone" (Rivelazione: noi son siamo soli), che una razza aliena benevola tiene in costante osservazione il nostro pianeta, intervenendo di tanto in tanto per cambiare le cose in caso di bisogno. Come nel recente caso della sparizione dell'aereo sui cieli della Malaysia (08.03.14).
Secondo alcune teorie, le elite "illuminate" mondiali mirerebbero a creare i presupposti di una Terza Guerra Mondiale destabilizzando l'Ucraina, un paese dell'ex Unione Sovietica, ben sapendo che i "cugini" russi non tarderanno a prendere posizione e con essi tutta la serie dei loro alleati, al fine di creare due "fazioni" contrapposte. Per gli Americani è tempo di sperimentare la loro nuova arma, nata dall'ibridazione di tecnologia terrestre con quella aliena, un velivolo ultra-avanzato che aveva già fatto la sua prima, timida, apparizione nella Guerra del Golfo (con compiti, a quanto pare, solo ricognitivi) ed ora perfettamente integrato e funzionante con armamenti. Tra questi, probabilmente, un'arma in grado di bloccare e far sparire nel nulla un intero aereo pieno di passeggeri (il famoso "raggio della morte" del buon Tesla?), di cui la vicenda malaysiana non sarebbe altro che un atto dimostrativo.
Per fortuna, continua David, ci sono anche alieni buoni che corrono in nostro aiuto. Lo proverebbero l'improvviso aumentare di avvistamenti UFO che si è verificato in questi giorni sia nei cieli ucraini, sia in quelli malesi. Qualcuno ha ipotizzato che il Boeing 777 della Malaysia Airlines sia stato intercettato e rapito dall'UFO, ma non è vero: l'aereo sarebbe caduto in ogni caso, perché sembra che avesse avuto dei problemi già alla partenza e che sia stato lasciato partire ugualmente. Gli alieni, semmai, hanno salvato l'equipaggio da una morte certa. Tutti i passeggeri, compresi i loro bagagli, ci assicura David, sono salvi e tenuti nascosti in una base aliena su un altro pianeta, in attesa di diventare ambasciatori di pace per conto di questa razza buona.
Il tempo è tiranno, e a questo punto del suo intervento David deve rinunciare ad esporre il suo discorso, perché nel frattempo il primo speaker previsto è arrivato, ma promette di continuare il suo discorso durante la pausa pranzo, per coloro che avranno la bontà di rinunciarvi.
Per quanto mi riguarda, ho già deciso che usufruirò senza remore del break per andare a mangiare qualcosa fuori…
Le piramidi della piana di Giza in Egitto, i giganti dell'Isola di Pasqua, Stonehenge nel sud dell'Inghilterra e le tante altre strutture megalitiche che si possono incontrare in ogni angolo della terra… Come mai nel passato, quando di "tecnologico" non esisteva neanche la definizione, si riusciva a creare strutture così imponenti e perfette, mentre al giorno d'oggi soltanto il pensiero di spostare un monolito di 10 tonnellate metterebbe in seria difficoltà anche la più specializzata delle imprese di costruzione?
Per Phil Medley, e per la maggior parte dei presenti, la risposta è ovvia: i costruttori del passato avevano a disposizione una tecnologia avanzata, forse di provenienza aliena, della quale oggi s'è persa ogni traccia. Phil, che durante la sua vita ha viaggiato in Egitto ed in tanti altri luoghi del mondo, al seguito di numerosi gruppi spirituali, racconta le sue esperienze dichiarandosi ispirato, come altri tra gli speaker, da un proprio spirito guida. Nel suo intervento, intitolato "First contact: is it a reality?" (Primo contatto: è realtà?), Phil ci informa del processo di risveglio globale che è iniziato, per tutti (anche se in maniera differente da persona a persona), nel 1987 e che avrà fine nel 2017. Questo concetto, e queste date, saranno riprese, più tardi, da Guy Needler nel primo intervento del pomeriggio.
L'intervento successivo, a cura di Nigel Mortimer, è quello, forse, più vicino alle tematiche trattate in questo sito, almeno nelle sue premesse. "Opening gateways: a glimpse into the strange" (L'apertura dei portali: uno sguardo nell'insolito) ci parla infatti di portali dimensionali, luoghi sulla terra di straordinaria energia e potere che hanno funzionato o funzionano ancora come porte interdimensionali per mettere in contatto mondi e civiltà diverse. Nigel è autore e ricercatore nella fenomenologia degli UFO che egli studia ed approfondisce sin dal 1980, anno in cui ha avuto, come lui lo definisce, uno "strano incontro".
Egli segue una diffusa teoria secondo cui i circoli di pietre, così come le famose pietre solitarie ("standing stones", monoliti di eccezionali dimensioni che appaiono spesso isolati nelle campagne inglesi, ma non solo) non sono altro che i marcatori per questi luoghi eccezionali che i nostri antenati hanno posto a perenne memoria. Per quanto riguarda il territorio britannico, Stonehenge ed Avebury, nel sud dell'Inghilterra, sono certamente i più conosciuti, ma anche nel nord le testimonianze non mancano, soltanto sono meno conosciute. Il cerchio di pietre di Castlerigg (che io ho visitato nell'Aprile del 2012), presso Keswick, nel Cumbria, è un altro di questi marcatori e chi osserva attentamente le due pietre che fanno da "ingresso" al cerchio non può non notare l'affinità con le due colonne del Tempio di Salomone. Sono le famose Jachin e Boaz, dal profondo significato nella simbologia massonica, che introducevano il sacerdote nel Santo dei Santi, il luogo più sacro al centro del tempio dove era custodita l'Arca dell'Alleanza.
Dopo l'introduzione, Nigel presenta al pubblico i risultati delle sue ricerche negli ultimi anni, che gli hanno permesso di identificare uno di questi portali nel nord dello Yorkshire il quale, a differenza della maggioranza degli altri portali di questo tipo, non è stato "disattivato" ma mostra ancora, nel suo stato di quiescenza, tracce di attività energetica molto marcate.
Si tratta di Castlebergh Rock, un imponente ammasso roccioso che sovrasta, solitario, la collina sulla quale è adagiato il villaggio di Settle, e che ha costituito nel passato l'enorme gnomone naturale di un orologio solare realizzato sul fianco della collina. Secondo Nigel, le elite che stanno dietro ai governi, e che si nasconderebbero nelle alte sfere di numerose società ed enti preposte al controllo, come la Massoneria, farebbero il possibile per occultare queste verità e mantenere il segreto su questi portali, specialmente quelli che ancora sono potenzialmente attivi. Come a Settle, dove alcuni edifici sono stati costruiti appositamente per "oscurare" alla vista comune alcune zone particolari della collina, oppure è stata costruita una chiesa sospetta, dalla cupola interamente coperta di rame, e infarcita di simbolismo massonico, sulla collina immediatamente opposta a quella di Castlebergh Rock, dall'altro lato della città.
Nigel passa poi a mostrare un ricco repertorio di immagini e di filmati ripresi nel bosco intorno a Castlebergh, dove si intravedono strani fenomeni luminosi, ombre di entità non meglio identificate (come quella di un misterioso "gufo bianco"), sospetti oggetti non identificati nel cielo e persino dei globi di luce apparsi tra il fogliame, che chiunque abbia avuto una qualsiasi esperienza con una fotocamera digitale sa essere l'effetto di minuscole gocce d'acqua posate sulla lente dell'obiettivo…
Ad ogni modo l'ipotesi iniziale che Castlebergh Rock possa essere un potente luogo di energia va quanto meno investigata, e poiché Settle è a poco più di un'ora di distanza da Lytham St. Annes, mi propongo di utilizzare la domenica seguente per investigare e verificare per conto mio, facendone l'argomento di un futuro reportage all'interno del sito.
L'una del pomeriggio segna l'inizio della pausa per il pranzo, per la quale abbiamo circa 40 minuti.
Mr. Grey (l'alieno), esposto a mo' di mascotte…
Nel pomeriggio, la conferenza riprende con l'intervento di Guy Steven Needler, autore e ricercatore nel campo dei fenomeni di risveglio spirituale che lui indica con il termine di "Ascensione". Nel primo intervento, "A short history of my awakening" (Breve storia del mio risveglio) Guy ci parla della sua esperienza personale, cominciata, come per Phil Medley che l'ha preceduto in scaletta, alla fine degli anni '80. Grazie alle tecniche di meditazione, che ha praticato assiduamente sin dall'adolescenza, ed all'incontro tutto speciale con una civiltà aliena, Guy è riuscito a portare la propria esperienza meditativa oltre i sette livelli vibrazionali comunemente conosciuti e associati ai chakra. Nella sua personale ascensione Guy testimonia di essere arrivato a livelli così alti da aver incontrato esseri spirituali illuminatissimi, fino ad un'entità suprema che noi consociamo come "Dio" e altre civiltà hanno chiamato in diversi altri modi. In queste sue esperienze Guy rivela di aver capito come il nostro universo sia in realtà solo una facciata di un "Multiverso" ancora più ampio, dove più dimensioni coesistono sovrapposte. Questo Multiverso, e il processo di Ascensione che gli ha permesso di conoscerlo, sono l'oggetto del secondo intervento, di cui, francamente, abbiamo dimenticato di registrare il titolo.
Il processo di Ascensione non è individuale, ma interessa in diverse accezioni tutta l'umanità. Le persone più "aperte" lo avvertono espressamente attraverso l'esperienza personale, per altre è qualcosa di più nascosto. Alcuni non se ne rendono conto affatto. Soprattutto, si tratta di un processo graduale, a tappe, iniziato alla fine degli anni '80. Molte sono state le "milestones", le tappe cruciali in cui si è verificato l'innalzamento delle frequenze vibrazionali collettive. Una significativa, tra queste, è stata quella verificatasi l'11 Novembre del 2011 (11.11.11) che contiene per tre volte il numero-simbolo di questo risveglio spirituale: l'undici. L'ultima, in ordine di tempo, è quella ben nota del 21 Dicembre 2012 (21.12.12), ed anche la più significativa, perché era stata registrata e prevista non solo dai Maya ma da tante altre civiltà antiche. Altre dovranno venire, assicura Guy, prima che il processo sia concluso.
L'intervento di Guy prosegue con l'indicazione di quelle che sono le vie per facilitare quest'ascensione, come la liberazione dalle pulsioni a basso livello energetico: brame di potere, denaro e sesso (anche se su queste ultime, celia Guy, si può fare uno sconto…), ed indica le varie prove di come questo processo stia gradualmente avvenendo. Personalmente, che ho letto e riletto abbondantemente di queste cose in parte della sterminata letteratura New Age sull'argomento, non ho trovato nulla di nuovo nelle argomentazioni di Guy. Ma il meglio della conferenza arriva nel finale, quando nello spazio dei cinque minuti riservati alle domande del pubblico, qualcuno fa notare che dei numerosi livelli di frequenze da lui sperimentati, lui ci ha parlato, più o meno, dei primi venti: cosa c'è oltre? Guy spiega posatamente che non tutto può essere detto nello spazio limitato della sua conferenza, ma che comunque tutte le risposte sono nei suoi libri, che si possono trovare in vendita in uno dei banchi allestiti dietro la platea.
Con buona pace delle brame di denaro…
Guy si congeda dal pubblico tra uno scroscio ammirato di applausi.
Clive De-Carle, classe 1954, è un uomo che investiga da 15 anni sulle possibilità dell'auto-guarigione, sui rapporti tra cibo e salute e su come l'establishment che sta dietro alla medicina e dalla parte delle case farmaceutiche tenda a mantenere la popolazione su uno stato di salute medio-basso, in modo da continuare a vendere opportunamente farmaci il cui unico scopo, a parte quello di arricchire chi li fabbrica, non è guarire ma piuttosto alleviare o nascondere i sintomi.
Clive dice di aver fatto regredire un tumore che gli era stato diagnosticato come "senza speranza" con il solo aiuto di un'alimentazione "alternativa", sana, di meditazione e pensiero contro-corrente. Nel suo intervento, "The Health Revolution" (La rivoluzione della salute) Clive si concentra soprattutto sull'alimentazione, puntando il dito sulle tante concezioni che ci vengono comunemente propinate e che invece non hanno fondamento. Ci parla del sale naturale, che è di colore grigio e non fa male, mentre quello marino che si vende comunemente nei supermercati viene artificialmente sbiancato con processi che lasciano residui di sostanze che alla lunga risultano dannose per l'organismo. Ci racconta di minerali "buoni", come il magnesio, capace di apportare benefici in tutto il corpo a pochi minuti dalla sua assunzione, o dello iodio, che assunto regolarmente aiuta attivamente il corpo. Ma essi sono poco noti e diffusi, mentre tutti conoscono abbondantemente il cloro, di cui le nostre acque di rubinetto sono ampiamente contaminate, così come il fluoro, che con la scusa che fa bene ai denti è onnipresente in ogni dentifricio e gomma da masticare che si conosca, e che alla lunga hanno effetti collaterali negativi che non vengono rivelati.
Infine, Clive sfata molti dei miti che ci vengono propinati giornalmente, al solo scopo di mantenerci in uno stato di salute sempre cagionevole, per farci ammalare regolarmente e farci acquistare medicinali. Uno di questi è il latte, scremato e pastorizzato: due operazioni che tolgono al suddetto alimento la maggior parte delle sue proprietà benefiche. Molto meglio sarebbe, afferma Clive, prendere il latte così com'è, al naturale, dopo la mungitura, e bollirlo per proprio conto, giusto per eliminare quei batteri che potrebbero essere nocivi.
Il colesterolo alto è il problema del secolo, prosegue Clive, ma è proprio vero che tutto il grasso è nocivo? In fondo il cervello umano, afferma lo studioso, è composto in larga parte da acqua e colesterolo. Fin da bambino sono stato abituato a sapere che "troppe uova nell'arco di una settimana fanno male", e mi sono sempre ben guardato dall'eccedere. Una falsa convinzione, dice Clive: un uovo al giorno fa lo stesso effetto della proverbiale mela, toglie il medico di torno. Sarà vero? È per questo che la famosa colazione all'inglese comprende sempre almeno un uovo (ed anche mezzo pomodoro grigliato che, con la sua componente acidula, aiuta a digerirlo, ma questa è una considerazione personale)?
Clive congeda il pubblico per la consueta pausa di 15 minuti prevista tra un intervento e l'altro, e la maggior parte della folla si riversa, neanche a dirlo, negli stand allestiti sul fondo della palestra dove si vende… indovinate un po'? Sale grigio naturale, sali di magnesio e di iodio ed altre sostanze "alternative" per il benessere e la salute.
L'ultimo intervento è di quelli che manderebbero in fibrillazione David Icke e i suoi fan, i quali, per inciso, ben considerano e sponsorizzano i meeting organizzati da Probe International nel forum interno al suo sito. Simon Parkes si presenta come membro del partito laburista inglese, discendente da una famiglia di Rettiliani "Illuminati". Suo nonno, infatti, è stato membro influente ed attivo del MI6, il Servizio Segreto inglese (che, in effetti, il simbolo degli Illuminati, la Piramide con l'Occhio-che-tutto-vede, ce l'ha palese nel logo), mentre sua madre ha lavorato per tanti anni al servizio del MI5 (il Servizio di Sicurezza), decifrando per loro documenti il cui livello di segretezza è tra i più alti immaginabili.
Lui, Simon, è cresciuto in questo ambiente e nel suo intervento, dal titolo "How I am been grown in an Illuminati family" (Come sono stato allevato in una famiglia di Illuminati), ci spiega come tali famiglie tendano a dare un'educazione del tutto insolita ai loro figli, plasmandoli in vari modi al ruolo che ad essi spetta, quelli di controllori del mondo.
Sin dall'infanzia, racconta Simon, i valori che gli sono stati insegnati, prima dal nonno, e poi dalla madre, vertevano su un concetto fondamentale: i governi non nascono liberamente, ma vengono creati ad arte dietro le quinte. Le persone adatte vengono scelte e selezionate dopo un'accurata valutazione, in modo che possano fungere da "burattini" adatti ad essere facilmente ricattati e manipolati da coloro che, come suo nonno e sua madre, prendono le decisioni sulle sorti del mondo.
Simon ha sempre consumato i suoi pasti da solo, mai insieme ad amici e coetanei: questo perché, spiega Simon, per certe famiglie il cibo proviene da una ditta specializzata che non solo (e qui Simon si riallaccia al discorso sul cibo contaminato fatto poco prima da Clive De-Carle) non è adulterato artificialmente per causare malesseri sepolti ma viene addirittura manipolato per far sviluppare le difese immunitarie e l'intelligenza di chi lo ingerisce (il QI medio di un illuminato, precisa Simon, si aggira su un valore di 184).
La connessione con una razza aliena non è fantasia, ma realtà. A sette anni i bambini Illuminati ricevono una speciale iniziazione nel corso della quale vengono in contatto con queste entità aliene, chiamate Rettiliani. In seguito a ciò, avverrebbe una specie di ibridazione con il DNA alieno che rende queste persone più adatte al controllo ed alla dominazione delle masse. A prova di ciò, Simon mostra i suoi disegni da fanciullo, che ritraggono sé stesso in compagnia di esseri fantastici (come lo "Smoke-Man", l'uomo di fumo) o alieni di tipo "Grigio" o con l'aspetto di grosse lucertole umanizzate. Ma, ancora più incalzante, mostra due foto di sé stesso da bambino prima e dopo l'iniziazione: la differenza che per prima salta all'occhio è la differenza del taglio dell'occhio, che nel secondo caso è, effettivamente, più simile a quella di un rettile.
Tra i tanti indizi che Simon elenca, ci sono quelli di un'educazione altamente selettiva, in cui i suoi educatori (nonno e madre, Simon non ha mai fatto menzione di suo padre) hanno deciso per lui quali erano le letture da fare (H. G. Wells, E. A. Poe, A. C. Doyle, "Chariots of Gods" di E. Von Daniken e tutta la letteratura magica, ad eccezione di quella di stampo spiccatamente satanico sebbene, precisa lui stesso, suo nonno era stato un satanista), la musica da ascoltare (Beethoven, Wagner, Bach, Sibelius e… i Tyrannosaurus Rex!), gli interessi da coltivare (collezione di fossili e minerali piuttosto che di francobolli e monete) e i film da vedere (indispensabile "Metropolis", del 1927, che contiene il manifesto degli Illuminati, e poi altri come "Il dottor Stranamore", di Stanley Kubrik).
Il cinema e Hollywood sono il maggior mezzo di propaganda degli Illuminati. La figura di Arnold Schwarzenegger come Governatore della California è stata suggerita da sua madre, prosegue ancora Simon. Il popolare attore austriaco era un grande amico di George W. Bush (una foto lo ritrae mentre si diverte insieme all'ex Presidente degli USA su una slitta) e la sua elezione è andata a buon fine perché è perfettamente allineato colle idee dell'Elite. I suoi film contengono un mucchio di simboli e strizzate d'occhio agli Illuminati ed ai loro piani. Una fra tutti (incredibile, ma vero) compare in una scena presa da una scena di "Terminator II – Il giorno del giudizio" (1991), che parla di un ipotetico futuro in cui le macchine prenderanno il sopravvento sull'uomo. La scena dell'inseguimento tra il cyborg cattivo, il T-1000, alla guida di un camion e il ragazzo protagonista, John Connor, sulla moto, tempestivamente salvato da Schwarzenegger nei panni del cyborg (buono) T-800, si conclude con lo schianto del camion su un ponte di cemento a due arcate. Sul pilone trasversale di questo ponte, un attimo prima dello schianto, si intravede, tracciata in caratteri rossi, la scritta "Caution: 9-11" (vedi immagine, sotto), che si può leggere come "Attenzione all'11 Settembre", ben 10 anni prima del famigerato attentato alle Torri Gemelle di New York!
Il fotogramma con l'avvertimento degli Illuminati (da: "Terminator 2", 1991)
Per più di un'ora Simon intrattiene il pubblico con queste "rivelazioni" dall'interno, per concludere con la notizia che ora suo figlio ha cinque anni e sa già suonare bene al pianoforte Bach e Beethoven… Sfugge, in tutto questo discorso, lo scopo di queste rivelazioni, che Simon non rivela apertamente. Il discorso è pacato e coerente, non ci sono recriminazioni, Simon sembra vantare piuttosto che denunciare. Il pubblico applaude soddisfatto, ma tutto il discorso sembra essere stato fatto per dire: "Sì, è vero, gli Illuminati e i Rettiliani esistono, voi non potete farci nulla e io ve lo sto dimostrando".
Vere o false che siano le sue affermazioni, lo scopo di instillare la paura e il dubbio sulle proprie capacità è raggiunto, ma solo su chi non prende questi discorsi per il giusto verso, il che è proprio ciò che i governanti vogliono. Se la gente ha paura, infatti, sente il bisogno di un potere forte, che li protegga e che prenda le decisioni per conto loro. Il cerchio è completo, anche senza tirare in ballo gli alieni…
La conferenza ha termine, e a poco a poco la gente si accomiata. L'intera conferenza è stata ripresa dalla telecamera e, a quanto pare, verrà resa fruibile su YouTube. L'impressione globale che si può trarre da questa esperienza è che la conoscenza e la curiosità vanno sempre alimentate. Eventi come questi fanno riflettere e creano degli spunti alternativi sui quali riflettere. L'importante, però, è che non si agisca come delle spugne passive, assorbendo ed accettando tutto ciò che ci viene detto, ma riflettendo ed elaborando una convinzione strettamente personale, basata ed integrata con le proprie esperienze.
È facile fare presa su un pubblico instillando dubbi, alimentare le paure inconsce (come quella del cibo che fa male) e facendo appello a vicende di grande impatto emotivo e di recente attualizzazione (come l'aereo scomparso cui più d'uno degli speaker ha fatto riferimento). Con ciò, non voglio dire che tutto ciò che è stato detto è frutto di una mistificazione, piuttosto ogni elemento deve essere valutato e meditato, sulla base del principio che "volere è potere". Questo vuol dire che non solo la paura rende reale proprio ciò che temiamo di più, e quindi non va alimentata, ma anche che finché facciamo affidamento sulla nostra volontà e sulle nostre capacità, senza timori di sorta, possiamo superare tutti gli ostacoli e raggiungere i nostri scopi.