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Abbazia di San Galgano (XIII sec.)


Chiusdino (SI)



Abbazia di San Galgano



Il complesso architettonico composto dalla Rotonda di Montesiepi, dove si trova la tomba di San Galgano e la famosa spada infissa nella roccia, e dalle rovine della grande Abbazia Cistercense di San Galgano è uno dei più spettacolari e suggestivi che si trovano in Toscana. La Rotonda venne edificata tra il 1182 ed il 1185, sopra la collina dove San Galgano visse gli ultimi anni della sua vita in eremo ed in preghiera, là dove aveva conficcato la sua spada nella roccia affinché da strumento di morte si trasformasse, a mo' di croce, in strumento di fede.

Verso il 1220 (o il 1218) i monaci Cistercensi di Casamari ottennero di costruire in onore del Santo un oratorio ed un edificio, primo nucleo della futura abbazia, che presto crebbe in splendore e potenza. I lavori durarono fino al 1268, quando l'abbazia venne consacrata ufficialmente dal vescovo di Volterra Alberto Solari. L'abbazia conobbe un secolo di splendore, dopodiché cominciò la sua lenta ma inesorabile decadenza, dovuta alla pratica della Commenda. Vi furono degli ultimi tentativi di ripristinare il convento verso il 1789, dopo che la rotonda venne elevata a Pieve, ma alla fine la grande abbazia venne sconsacrata e lasciata definitivamente all'abbandono.



Simbolismo: il Nodo di Salomone


L'abbazia di San Galgano venne realizzata in uno stile che mescolava il Romanico con il nascente stile Gotico d'importazione francese, dove erano state costruite le grandi cattedrali. Ha una pianta a croce latina ed è divisa in tre navate. I resti che oggi si possono osservare danno un'idea della grandiosità che doveva avere l'edificio in origine. Dell'originario chiostro rimangono oggi soltanto alcuni frammenti di muro perimetrale, mentre è rimasta ben conservata l'aula capitolare ed un'ampia sala accanto ad essa dove oggi vengono venduti libri, depliant e ricordi dell'abbazia. Quest'ultima sala presenta le volte a crociera riccamente decorate con motivi ornamentali di colore rosso scuro tra cui figurano diversi simboli come il Fiore della Vita e lo splendido Nodo di Salomone, dipinto alla sommità di uno dei pilastri che sorreggono le volte.



Il Nodo di Salomone



Il Fiore della Vita


Alcuni Fiori della Vita si possono vedere scolpiti sui capitelli delle colonne della chiesa centrale (immagine a sinistra, sotto), oppure sotto quelli che sormontano le colonnine della finestra nell'aula capitolare (immagine a destra):



Fiore della Vita ed altri fregi su un capitello

Fiore della Vita sotto i capitelli nell'aula capitolare



Nella prima galleria di immagini dedicata al Fiore della Vita, si possono vedere altri due splendidi esemplari di questo simbolo ricorrente fotografati all'interno del complesso.





L'Eremo di Montesiepi (XII sec.)


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