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PARIGI


I luoghi Templari



Rue du Temple



Il Quartiere del Tempio



Camminando attraverso il III Arrondissment di Parigi, il quartiere che si estende dal centro della città verso settentrione, lungo la riva destra della Senna, si attraversano molti dei luoghi leggendari ed importanti per il nostro viaggio attraverso il simbolismo di Parigi. Tra questi, naturalmente, una menzione d'onore spetta al sito che fu la sede, durante il periodo medievale, del Quartiere del Tempio, la Gran Precettoria di Parigi che era il Quartier Generale dell'Ordine dei Cavalieri Templari.



L'uscita della metropolitana a Temple

L'uscita Temple della Linea 3 della Metropolitana



Il cuore del quartiere è raggiungibile attraverso la fermata della metropolitana che è stata chiamata "Temple", sulla linea 3 (Pont de Levallois-BéconGallieni, contraddistinta dal colore verde oliva), su imitazione di quella omonima, sulle linee Circle e District di Londra che porta a pochi passi dalla Temple Church. L'insegna della metropolitana ha ancora l'aspetto "fashion" che aveva all'epoca della sua costruzione (risalente all'inizio del 1900) ed è una delle pochissime ancora esistenti a non essere stata sostituita.


Prima che il Re Luigi VII di Francia l'affidasse ai Cavalieri nel 1137, questa zona che era detta del 'Marais' era occupata da una palude acquitrinosa, che i Templari provvidero a bonificare per costruirvi i propri edifici. Questi consisterono, inizialmente, di una torre quadrata fortificata, chiamata "Torre di Cesare", ed una cappella circolare, dedicata a Santa Maria, sulla quale successivamente verrà impiantata la chiesa di stile gotico. All'inizio del XIII sec., con il prosperare dell'Ordine e l'aumento delle esigenze, la Gran Precettoria di Parigi si era arricchita di una seconda cappella, della casa del Maestro, di un ospedale per gli infermi, di un refettorio con l'annessa cucina, di dormitori, di un ossario, di un Capitolo e delle prigioni. In quest'epoca nacque anche una torre più grande, chiamata "Torre del Tempio", vera roccaforte templare che, oltre a fungere da Quartier Generale dell'Ordine, custodiva anche il loro tesoro.


Dopo la soppressione dell'Ordine tutti questi beni passarono ai Cavalieri Ospitalieri, che cominciarono ad effettuare alcune modifiche. Molti degli edifici di minore importanza vennero col tempo abbattuti, e verso le metà del XVII sec. rimanevano in piedi ancora la chiesa di St. Mary, le torri, i magazzini, una cappella e l'ospedale. La Rivoluzione Francese fu un altro duro colpo per gli edifici che furono dei Templari. La Torre del Tempio servì da prigione per la Famiglia Reale: il re Luigi XVI, la regina Maria Antonietta e i loro figli, tra cui il Delfino Luigi XVII che vi morì segregato l'8 Luglio 1795. Secondo una ben nota leggenda, quando il re Luigi XVI venne ghigliottinato in Place de la Révolution (oggi Place de la Concorde) il 21 gennaio 1793, un uomo tra gli spettatori salì sulla forca ed afferrando la testa decapitata gridò: "Jacques De Molay, sei vendicato!", quasi a sottolineare una sopravvivenza clandestina dell'antico Ordine, come società segreta, di cui uno degli intenti era l'abbattimento della monarchia francese, quella monarchia che l'aveva subdolamente tradito. Nel 1796 la chiesa di St. Mary venne venduta ad un privato che provvide a farla abbattere. La Torre del Tempio, ultima dimora della Famiglia Reale ancora vivi, cominciò ad essere visitata da molti filo-monarchici come un luogo di pellegrinaggio, da cui la decisione drastica di Napoleone di farla abbattere. Dell'antico complesso rimase ben presto in piedi solo il Palazzo del Gran Priore, che venne riutilizzato come sede del Ministro della Religione durante il regno di Napoleone, come convento durante la Restaurazione e come caserma durante la Seconda Repubblica. Alla fine, anche questo palazzo fu fatto demolire da Napoleone III nel 1853, e con esso sparì l'ultima testimonianza del potente ordine che l'aveva costruito.



Place de la Republique

Una vista di Place de la Republique

Sullo sfondo, la statua della Marianne



Quel che resta oggi, a parte alcuni frammenti incastonati qua e là negli edifici circostanti, sono i nomi delle vie, che spiccano nei caratteristici segnali a caratteri bianchi su sfondo blu. Rue du Temple, la più famosa, correva dall'Hotel de Ville (cioè il Palazzo Municipale) all'altra estremità del recinto del Tempio, non molto lontano dal luogo in cui sorgeva la chiesa di Saint-Martin-des-Champs, oggi sede del Conservatoire National des Arts et Métiers, culminando nella grandiosa Place de la Republique, dove sorgeva la Porta del Tempio. Al centro della grande piazza s'innalza una statua che rappresenta la Marianne, un'allegoria della Repubblica, rappresentata da una donna dal berretto frigio (un simbolo comune nei culti di Mitra), attorniata dalle allegorie della Libertà, dell'Uguaglianza e della Fraternità (che richiamano il celebre motto della Repubblica). La statua è la prima visione che appare al visitatore che emerge dalle viscere della terra, ossia dalla stazione della metropolitana, prima di lasciarsela alle spalle nel percorrere la Via del Tempio.



Place de la Republique

Il mascherone in Rue des Fontaines du Temple

Un richiamo allegorico ai misteri Dionisiaci?



Rue des Fontaines du Temple, che s'incontra più avanti, richiama nel nome alcune fontane, o pozzi sacri, legate al Tempio, delle quali, naturalmente, oggi non v'è più traccia. Un'unico, flebile, indizio di carettere simbolico lo incontriamo nell'architrave di un portone, dove è scolpito un mascherone: il volto di un personaggio che, avvolto in pampini di vite con due grappoli d'uva che pendono dalle orecchie suggerisce la figura del dio Bacco.


Dalla Rue du Temple si diramano anche Rue St. Marry, dove si trova la chiesa omonima con il famoso diavoletto sul portale, e Rue de Montmorency, dove si trova l'antica dimora di Nicolas Flamel. Altre strade nella stessa zona recano dei nomi evocativi: Rue Vieille du Temple ("Antica via del Tempio") ricalca l'antico cammino che conduceva alla Commanderia dei Templari. Una delle sue traverse si chiama Rue du Tresor, un'allusione, forse, al leggendario tesoro del Tempio sul quale Filippo il Bello avrebbe voluto mettere le mani ma che non fu mai ritrovato. Un'altra traversa, che mette in comunicazione Rue Vieille du Temple con Rue du Temple si chiama Rue des Blancs Manteaux ("Via dei Bianchi Mantelli"). Ufficialmente il toponimo deriva dalla presenza della chiesa di Nôtre-Dame des Blancs Manteaux, dedicata ai "Servi di Maria", un Ordine mendicante istituito nel 1250 da Luigi il Santo, caratterizzato, appunto, per indossare un mantello bianco. Tuttavia non è da dimenticare che anche i Templari erano soprannominati i "Cavalieri dai Bianchi Mantelli". Per inciso, l'ordine dei "Servi di Maria" venne sospeso nel 1274 e la loro chiesa venne affidata ai frati Guglielmiti, seguaci della regola Benedettina. A ricordo della loro presenza, il toponimo Rue des Guillemites è stato dato ad una traversa di Rue des Blancs Maneaux. Da quel momento in poi, la chiesa instaurerà forti rapporti con quella di Saint-German-des-Près, un altro luogo chiave dell'esoterismo parigino.




Chiesa di Santa Elisabetta d'Ungheria



Place de la Republique

La Chiesa di Santa Elisabetta d'Ungheria



Quasi all'inizio di Rue du Temple, lato Place de la Republique, si trova la chiesa dedicata a Santa Elisabetta d'Ungheria (Église Sainte-Élisabeth-de-Hongrie), edificata dall'architetto Michel Villedo e consacrata nel 1646. In origine era la cappella delle suore del Terzo Ordine Francescano della Stretta Osservanza, poi è diventata la chiesa parrocchiale del Quartiere del Tempio. Oggi è anche chiesa conventuale dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, la cui tipica croce ad otto punte spicca in più punti all'interno della stessa.



La vetrata di Maria Maddalena

La vetrata con Maria Maddalena



È una chiesa singolare, che presenta alcuni aspetti simbolici legati ai Cavalieri Templari, anche se molto "sottilmente". Sulla facciata, per cominciare, spiccano quattro statue. In alto a sinistra abbiamo la Santa titolare, patrona del Terz'Ordine francescano, riconoscibile dalla corona e dalla borsa che porta appesa al fianco. Sulla destra abbiamo San Francesco, col saio e il crocifisso. In basso a sinistra abbiamo San Luigi dei Francesi, con lo scettro e la corona di spine, mentre a destra c'è Maria Maddalena, con un libro chiuso in mano ed una penna, emblema del suo ritiro in meditazione (ma il libro è chiuso, e ciò allude anche al quel certo tipo di conoscenza nota solo a pochi eletti). La Maddalena è l'unica figura apparentemente "intrusa" nelle quattro statue della facciata, se non fosse per il legame con i Templari che le erano molto devoti. La Santa appare anche all'interno, in diversi posti ma, soprattutto, in un'ampia vetrata colorata nella quale è raffigurata con il caratteristico peplo rosso ed un papiro tra le mani. Un'altra vetrata vicino ad essa ritrae l'altro grande santo ampiamente venerato sia dai Templari, sia di Cavalieri di Malta: Giovanni Battista.



Simbolismo sul cornicione marcapiano

Simbolismo massonico sul cornicione marcapiano



Lungo il cornicione che fa da marcapiano all'intera struttura compaiono numerose immagini simboliche più di carattere massonico che non religioso. Spiccano prevalentemente lampade di ogni tipo, torce accese e persino un galletto, tutti simboli legati al fuoco, al sole ed all'illuminazione spirituale. Sopra detta cornice, un bordo dentellato è formato dalla successione di tanti piccoli cubi perfetti. Il cubo è la pietra squadrata, l'uomo grezzo divenuto, dopo il compimento del cammino interiore di perfezione, uomo illuminato.




La Chiesa di Saint-Merri


Nella zona del tempio troviamo anche la Chiesa di Saint-Merri, dedicata ad uno dei primi santi cristiani francesi, San Mederico, abate di Saint-Martin d'Autun. Mederico visse da eremita in una capanna sita in prossimità dell'Oratorio di Saint-Pierre-des-Bois, e morì nel 700. Fu canonizzato e ribattezzato "Saint-Merri" per brevità. I suoi resti sono inumati all'interno della chiesa. La struttura attuale, in stile gotico fiammeggiante, venne realizzata sopra quella più antica tra il XVI ed il XVII sec. Essa ricorda quella della Cattedrale di Nôtre-Dame, di cui, tra l'altro, era una delle quattro figlie e l'unica tuttora esistente. La sua pianta fu modellata su quella della Cattedrale più famosa e poiché essa disponeva anche di un capitolo di canonici a parte, venne conosciuta anche come la "Piccola Nôtre-Dame" (Nôtre-Dame la petite).



Il portale della Chiesa di St-Merri

Il portale della Chiesa di St-Merri

Particolare del "Baphomet"

Particolare del presunto "Baphomet"



Per i cultori di misteri templari, Saint-Merri presenta un piccolo enigma: sul portale d'ingresso, infatti, proprio sopra la cuspide, si trova una figura in bassorilievo che rappresenta un piccolo demone, il viso deformato in una maschera grottesca e munito di piccole corna. Per molti, si tratterebbe del celebre Baphomet, l'idolo che molti Templari confessarono, sotto tortura, di adorare. Si tratta, a nostro avviso, di una tendenza da non seguire troppo alla lettera: qualsiasi volto dalle fattezze demoniache o bestiale, munito di corna, e posto nelle immediate vicinanze di un sito che è stato frequentato dai Cavalieri viene imputato come Baphomet. In realtà, non si ha nessun collegamento diretto di questa chiesa con l'Ordine di monaci guerrieri e in più non si ha nemmeno un'idea chiara di cosa fosse in realtà l'entità che i Templari chiamavano con questo nome. La presenza della figura demoniaca sul portale di St. Merri deve essere, dunque, considerata una pura curiosità.




Pont-Neuf e Île-de-la-Cité



Giardini dell'Île-de-la-Cité

I giardini dell'Île-de-la-Cité visti da Pont-Neuf



Un luogo, invece, carico di storia e di dolorose rimembranze da parte dei cultori di templarismo è, senza dubbio, la zona di Pont-Neuf, il più antico dei ponti parigini. Esso è uno dei nove ponti che connettono l'Île-de-la-Cité con il resto della città. Quest'isolotto, al centro della Senna, fu il primo nucleo dell'antica Lutetia romana. Su di esso oggi sorgono alcuni dei più caratteristici monumenti della città: dalla maestosa Cattedrale di Nôtre-Dame al complesso del Palais de la Cité (ex palazzo reale, oggi sede del Palazzo di Giustizia) con la Sainte-Chapelle, la Prefettura e la Conciergerie.


Pont-Neuf è la località in cui, il 18 Marzo 1314, venne arso al rogo Jacques De Molay, ultimo Gran Maestro dei Cavalieri Templari insieme a Geoffrey de Charnay, tesoriere del Tempio e Gran Precettore di Normandia. L'evento viene oggi ricordato da un segnale turistico, posto nei pressi del giardino (il quale, curiosamente, riporta una data errata) e da una lapide commemorativa esposta sul ponte. Il ponte, la sua storia, il simbolismo nei dintorni e alcune curiosità circa la famosa "maledizione dei Templari" vengono descritte in un articolo di approfondimento a parte.



Contenuti del dossier


Parigi: il Vascello di Iside

I luoghi Templari

Il Pont-Neuf

La Cattedrale di Nôtre-Dame

La casa di Nicolas Flamel

La Chiesa di Saint-Jacques-du-Haut-Pas

La Chiesa di Saint-Sulpice

La Chiesa di Saint-Germain-des-Prés

La Chiesa di Saint-Séverin


Di prossima pubblicazione:

L'Axe Historique






Misteri d'Oltralpe