I principali itinerari del Cammino di Santiago sulla Penisola Iberica
(© Google Earth, 2014)
Per giungere alla tomba dell'apostolo Giacomo, nel santuario galiziano di Santiago di Compostela, i pellegrini giungevano da ogni parte d'Europa, battendo delle strade e dei percorsi che erano ben delineati. Le località toccate da questi itinerari, allora come ora, erano costellate di ospizi per pellegrini, locande, luoghi religiosi in cui il viandante poteva sostare, riprendere fiato, rifocillarsi ed eventualmente curarsi. Con il passare del tempo, questi luoghi crebbero d'importanza e di prestigio, vi vennero realizzati insigni monumenti religiosi ai quali collaborarono le migliori maestranze e i più rinomati artisti. Vennero raggiunte dai più importanti ordini monastico-cavallereschi dell'epoca, che si insediarono in loco con mansioni, commanderie e ospedali. Una visita a queste città, anche da semplice turista, può regalare all'occhio attento un compendio straordinario di simboli, allegorie e allusioni esoteriche, alcune delle quali verranno mostrate in questo dossier e nelle pagine dei luoghi ad esso collegate, in maniera analoga a quanto già intrapreso nel dossier su un'altra fondamentale via di pellegrinaggio: la Via Francigena.
Mappa del Cammino Francese
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La maggior parte dei pellegrini attraversava la Spagna dal confine orientale a quello occidentale, percorrendola in quasi tutta la sua larghezza, come mostra l'immagine in apertura. La porta d'ingresso era attraverso la Francia, il cui territorio era percorso da ben quattro arterie principali di pellegrinaggio che raccoglievano viandanti da ogni parte d'Europa. Per questo, pur svolgendosi in gran parte su territorio spagnolo, questo ramo fondamentale viene chiamato "Cammino Francese". Il percorso prendeva origine dalla città francese di Saint-Jean-Pied-de-Port (Aquitania), la prima vera tappa di questo Cammino, e poi giungeva in territorio spagnolo attraverso il valico sui monti Pirenei, nel famoso passo di Roncisvalle tanto cantato nelle gesta medievali. Questo percorso, che si snoda su una lunghezza complessiva di circa 769 km, non è suddiviso in "tappe" fisse e predefinite come accade per la Via Francigena, ma ciascun pellegrino è libero di suddividere la strada percorsa a seconda delle proprie possibilità e del tempo a disposizione. Per tale motivo, generalmente, più che un elenco di tappe per l'itinerario Francese, così come per tutti gli altri presentati in questa pagina, daremo un elenco delle località attraversate.
Saint-Jean-Pied-de-Port – Roncisvalle – Zubiri – Larrasoaña – Trinidad de Arre – Pamplona – Cizuz Menor – Uterga – Obanos – Puente la Reina – Cirauqui – Lorca – Villatuerta – Estella – Villamayor de Monjardín – Los Arcos – Torres del Rio – Viana – Logroño – Navarrete – Nájera – Azofra – Cirueña – Santo Domingo de la Calzada – Grañón – Redecilla del Camino – Belorado – Tosantos – Villafranca Montes de Oca – San Juan de Ortega – Agés – Atapuerca – Burgos – Villalbilla de Burgos – Tardajos – Rabé de las Calzadas –Hornillos del Camino – Hontanas – Castrojeriz – Puente Fitero – Itero de la Vega – Boadilla del Camino – Frómista – Población de Campos – Villalcázar de Sirga – Carrión de los Condes – Calzadilla de la Cueza – Ledigos – Terradillos de los Templarios – San Nicolás del Real Camino – Sahagún – Calzada del Coto – Bercianos del Real Camino – El Burgo Ranero – Reliegos – Mansilla de las Mulas – León – Villadangos del Páramo – San Martin del Camino – Hospital de Órbigo – Astorga – Murias de Rechivaldo – Santa Catalina de Somoza – El Ganso – Rabanal del Camino – Foncebadon – Manjarín – El Acebo – Riego de Ambros – Molinaseca – Ponferrada – Cacabelos – Villafranca del Bierzo – Pereje – Trabadelo – La Portela de Valcarce – Vega de Valcarce – Ruitelán – La Faba – Piedrafita do Cebreiro – Hospidal de la Conteza – Fonfría – Triacastela – Calvor – Sarria – Barbadelo – Ferreiros – Portomarín – Gonzar – Ligonde – Palas de Rei – Casanova Mato – Melide – Ribadiso de Baixo – Arzúa – Santa Irene – Arca Pedrouzo – Monte do Gozo – Santiago de Compostela – Negreira – Oliveiroa – Cee – Fisterra
Le ultime quattro tappe dopo Santiago erano per coloro che, dopo aver visitato la tomba del Santo, desideravano proseguire fino ad arrivare ai confini del mondo conosciuto, la "Finis Terrae", ovvero Fisterra.
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Mappa del Cammino Aragonese
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Leggera variante di quello Francese, il "Cammino Aragonese" prendeva inizio al passo del Somport, nella regione di Aragona, ed attraversava alcune altre località prima di ricongiungersi a quello francese a Puente la Reina o, più precisamente, ad Obanos. Questo percorso è leggermente più lungo, coprendo una distanza di approssimativamente 858 km.
Questo percorso non è altri che il proseguimento in terra di Spagna della "Via Tolosana", una delle quattro vie di pellegrinaggio francesi che partiva dalla città di Arlès e terminava, appunto, al Passo del Somport. Essendo, inoltre, la più meridionale delle vie di passaggio, questo ramo del Cammino era quello più frequentemente scelto dai pellegrini che provenivano dall'Italia. In tempi moderni, invece, il "Cammino Aragonese" viene scelto da molti pellegrini perché attraverso di esso, con una breve deviazione sul tragitto originario, si raggiunge la città di Lourdes, uno dei più famosi santuari mariani del Mondo.
Passo del Somport – Canfranc – Villanúa – Castiello de Jaca – Jaca – Santa Cruz de la Serós – Santa Cilia de Jaca – Puente la Reina de Jaca – Arrés – Mianos – Artieda – Ruesta – Undués de Lerda – Sangüesa – Lumbier – Monreal – Tiebas-Muruarte de Reta – Biurrun-Olcoz – Enériz – Obanos – Puente la Reina
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Mappa del Cammino Primitivo e del Cammino Inglese
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Esiste un Cammino alternativo, che storicamente è quello nato prima di tutti gli altri, e che per tale motivo viene detto "Cammino Primitivo". Questo percorso veniva utilizzato dai primi Cristiani che partivano da Oviedo, capitale del nascente regno delle Asturie, ed è l'unico che attraversa la città di Lugo, oggi divenuta una delle più importanti e popolose città della Spagna. Si tramanda che tale percorso venne intrapreso dal re Alfonso II il Casto all'inizio del IX sec. per recarsi in pellegrinaggio alla tomba del Santo. Fu lo stesso re che aveva avuto un ruolo decisivo nel riconoscimento e nell'attribuzione delle ossa ritrovate presso Compostela all'apostolo Giacomo il Maggiore, favorendo la costruzione della prima chiesa e collaborando con la Chiesa all'organizzazione del culto. È dunque una figura chiave del culto composteliano.
Il "Cammino Primitivo" viene anche detto "Cammino Interiore" (Camino del Interior): si tratta di un percorso più breve ma allo stesso tempo più impervio e faticoso. Il suo tracciato, infatti, attraversa spesso località solitarie e isolate di alta montagna, coperte di neve e battute da forti venti per gran parte dell'anno. Non a caso era il tracciato sul quale sorse il maggior numero di ospedali e luoghi di cura. D'altronde, proprio per questo motivo, costituiva un'esperienza mistica senza pari che a buon grado riusciva a mettere il viandante in contatto con il proprio "io interiore".
Non esiste un elenco "ufficiale" di tappe: quello fornito di seguito è un possibile percorso (343 km ca.) che copre le maggiori località di rilievo dal punto di vista spirituale che può essere preso come guida di riferimento.
Oviedo – Loriana – Valsera (Las Regueras) – Peñaflor – Grado – San Juan de Villapañada – Santa Eulalia de las Dorigas – Cornellana – Salas – Tineo – Pola de Allande – Lago – Grandas de Salime – Fonsagrada – Castroverde – Lugo – Friol – Sobrado de Monxes – Arzùa – Santiago di Compostela
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Il "Cammino Portoghese"I pellegrini che giungevano dal Portogallo dovevano, ovviamente, attraversare il paese da sud a nord, piuttosto che da est a ovest. Anche loro, comunque, avevano un percorso definito e suddiviso in tappe "obbligatorie" che viene chiamato "Cammino Portoghese". Curiosamente, questo percorso viene detto anche "Cammino dei Templari", perché molte delle località da esso attraversate erano roccaforti dei Cavalieri di Cristo, l'Ordine che in Portogallo semplicemente sostituì, cambiandolo di nome, quello dei Cavalieri Templari dopo la soppressione del 1312. Lisbona – Vila Franca de Xira – Azambuja – Santarém – Tomar – Ansião – Condeixa-a-Nova – Coimbra – Mealhada – Águeda – São João da Madeira – Porto – Barcelos – Ponte de Lima – Valença do Minho – Tui – Redondela – Pontevedra – Caldas de Reis – Santiago de Compostela A fianco, mappa del Cammino Portoghese (© Google Earth, 2014, clicca sull'immagine per ingrandire) Scarica l'itinerario in formato compresso per Google Earth |
Esiste, infine, anche un percorso per quei pellegrini che giungevano d'oltre Manica, dall'Inghilterra. Tradizionalmente, questo ramo particolare del Cammino nacque nel 1147 quando alcuni cavalieri Crociati provenienti dall'Inghilterra e dai paesi Scandinavi, in viaggio verso Lisbona per aiutare il Re del Portogallo nella lotta contro l'invasione dei Mori, decisero di percorrere un itinerario fino alla tomba di San Giacomo per propiziarsi degnamente l'impresa. I maggiori porti di sbarco dei viaggiatori provenienti dal Nord Europa e diretti in Spagna erano quattro: A Coruña, Ferrol, Vivero e Ribadeo. I pellegrini, in particolare, preferivano solitamente iniziare il loro cammino verso Santiago dai primi due, dove avrebbero facilmente raggiunto il santuario in una giornata di cammino.
Il "Cammino Inglese" venne ufficialmente istituzionalizzato tra il 1154 e il 1159, grazie agli scritti ed al'opera di propaganda effettuata da un monaco di origine islandese, Nikolas Bergsson. Ebbe un'ampia diffusione e popolarità soprattutto nel periodo durante la "Guerra dei Cento Anni" combattuta tra Inghilterra e Francia, quando con il favore dei sovrani inglesi numerose navi salpavano dall'Inghilterra cariche dei pellegrini per Santiago. Dopo la Riforma Protestante di Enrico VIII, però, lo scisma e la rottura provocati con la Chiesa Cattolica decretarono la fine dei pellegrinaggi inglesi verso i luoghi di culto cristiano, ed anche la pratica di recarsi a Santiago ebbe un arresto definitivo.
A Coruña – Ferrol – Santiago de Compostela
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Contenuti del dossierIl Cammino di Santiago - Introduzione Diario di viaggio (Agosto 2010) Di prossima pubblicazione: San Giacomo il Maggiore |