Arriva la seconda edizione dell'avvincente viaggio di Giancarlo Pavat attraverso le testimonianze e le simbologie dei Cavalieri Templari e degli altri ordini monastico-cavallereschi nel Lazio Meridionale. Il libro tratta del proseguimento delle ricerche e scoperte già protagoniste del primo "Valcento", del 2007, già recensito su questo sito. E contiene novità ecclatanti di cui si sono occupati pure i mass media...
"Nel segno di Valcento" si presenta in una veste grafica rinnovata, con la nuova copertina disegnata dall'artista Laura Quatrini ed un nuovo apparato iconografico all'interno. Dal punto divista dei contenuti, come già s'intuisce dallo spessore più che doppio rispetto all'edizione precedente, il libro presenta la prosecuzione delle ricerche già protagoniste del precedente volume, più un nuovo carico di scoperte che l'autore di origine trestina ha condotto infaticabilmente nel corso degli anni. Nuova anche la prefazione, realizzata da Adriano Forgione, direttore della rivista "Fenix" ed autore di programmi televisivi, e la postfazione, della storica dell'arte Alessandra Leo.
Ma lasciamo che sia lo stesso autore a raccontarci i contenuti della sua nuova fatica:
"Oltre ad una "mappa" aggiornata degli insediamenti dei Cavalieri Templari (e degli altri Ordini monastico-cavallereschi) nel Lazio meridionale, si parla pure della loro presenza in altre regioni italiane. Dalla Pianura Padana all'estrema punta della Penisola, dalle Dolomiti alla Sicilia. Persino dell'Istria e della Dalmazia.
Si affronteranno enigmi storici sui quali non è mai stata fatta chiarezza. Come, ad esempio, il viaggio di ritorno dalla Terrasanta di Riccardo Cuor di Leone, reduce dalla Terza Crociata, vestito da Templare, ed il suo sbarco (o naufragio) dalle parti di Trieste. Troveremo traccia della sinistra presenza della famigerata "Ahnenerbe" sulle montagne laziali alla ricerca di "qualcosa" che forse si celava (o si cela ancora) in una chiesa dimenticata. Esploreremo le profondissime acque del Lago di Como alla ricerca di entità misteriose che secondo le leggende ed i racconti di testimoni oculari, abiterebbero presso l'Abbazia Cistercense di Piona.
Oppure seguiremo le tracce degli altri inquietanti esseri scacciati da un Santo medievale da un isoletta in mezzo ad un altro lago alpino. Conosceremo alcune costruzione "esoteriche" lasciateci dagli Svevi, soprattutto in Sicilia. Si scoprirà che a Roma, in pieno Impero dei Cesari, venne adorato un meteorite. Esploreremo rovine megalitiche sparse per il Lazio e tutta l'Italia centrale, analizzando il possibile retaggio giunto anche ai cavalieri del Tempio.
Particolare attenzione viene posta nel libro all'analisi delle Simbologie; dalla Triplice Cinta al SATOR, all'acronimo IHS, al Nodo di Salomone, ai simboli rintracciabili nell'epica della "Materia di Bretagna", ovvero le epiche gesta di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. A proposito sapete che ce n'è una simile, di origine medievale, in un parco del Trentino (Se ne parla in un apposito "box" di approfondimento)?
Si cercherà di far luce sulle leggende, di origine biblica, sui "Dormienti" che attenderebbero da secoli in grotte profondissime, forse cercate pure dai Templari. Segnalo in particolar modo due capitoli che certamente faranno discutere. Quello dedicato al misterioso affresco con il "Cristo nel labirinto" di Alatri, arrichito da un apparato fotografico a colori, tra cui spicca la fotografia della mano sinistra del Cristo con un anello al dito anulare. Esistenza, quella dell'anello, che se da un lato ha dato la stura a diverse congetture ed ipotesi, dall'altra è stata persino negata. Ora, grazie alla fotografia, ognuno di noi potrà farsi una propria idea in proposito.
Un altro capitolo "caldo" è quello dedicato ai misteri che avvolgono un famosissimo dipinto di Leonardo da Vinci, la "Vergine delle Rocce", di cui esistono almeno tre versioni, e la cui fonte di ispirazione, forse un messaggio iniziatico, si cela tra le rovine (Templari?) su un monte del Basso Lazio.
Il libro sarà pure un occasione per riscoprire ricercatori e studiosi che, non per loro demerito, sono scivolati nell'oblio, benchè meritevoli di ben altra fama. Citarli, rammentare i loro studi e le loro scoperte, vuole essere anche una sorta di omaggio alla loro memoria. Insomma, un libro che farà pensare e discutere, che certamente non troverà tutti concordi, ma lo scopo è proprio quello, portare a conoscenza di un pubblico più vasto, determinate realtà, l'esistenza di siti e monumenti, e permettere ad ognuno di visitarli e studiarli dal proprio punto di vista. Se poi le conclusioni alle quali giungerà ciascuno, non concorderanno con le mie, poco male, d'altronde, come recita, l'incipit del volume (e come insegnava Eraclito), non si troverà mai la verità se non saremo disposti ad accettare anche ciò che non ci aspettavamo di trovare."
Il libro è disponibile in molte delle librerie del Lazio. Gli interessati possono comunque ordinarlo contattando direttamente la Casa editrice: Edizioni Belvedere di Latina, via Adige 45, 04100 LT.
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