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I misteri del Goleto


Di Marco Di Donato


Youcanprint Edizioni, 2013



Vestita di sole



La prima volta che mi misi in contatto con Marco Di Donato, studioso e ricercatore di Avellino, fu quando mi contattò per chiedermi un parere su un'enigmatica iscrizione che aveva trovato incisa sulle pietre di costruzione della Torre Febronia annessa all'Abbazia di Goleto, uno splendido monumento che sorge nel territorio di Sant'Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino. Una delle ipotesi era che le poche lettere rimaste leggibili appartenessero ad una frase più ampia che è ben conosciuta nell'ambiente del simbolismo: il palindromo del SATOR.


Analizzando le immagini che Marco mi aveva fornito, venne fuori un'altra possibile soluzione, che metteva in campo le note tironiane, un antico sistema stenografico in voga nell'Impero Romano e sopravvissuti anche nel periodo medievale, e le abbreviazioni paleografiche latine. Così interpretata, la misteriosa frase costituiva un'invocazione di benedizione per i seguaci di Saturno, che invece di chiudere degli enigmi ne apriva altri: si trattava di tracce di un culto pre-cristiano sopravvissute all'edificazione dell'abbazia? Si ricordi, ad esempio, che Saturno è il dio che presiede al grado di Pater, l'ultimo e più importante grado di iniziazione del culto di Mitra, ma è anche il dio delle arti oscure, della magia e dell'alchimia.


Oltre a questa enigmatica iscrizione, l'abbazia del Goleto presenta al visitatore accorto numerosi altri tesori simbolici, tutti sapientemente analizzati e descritti dall'autore: il Centro Sacro, la Triplice Cinta, la Croce Patente, il Tau; persino un corrimano a forma di serpente che reca nella parte terminale il pomo del peccato (o si tratta piuttosto di un uovo?).


Il saggio di Marco Di Donato, edito per la casa editrice on-line Youcanprint, si fa leggere piacevolmente e riesce ad intrigare, abbastanza da invogliare il lettore a visitare l'abbazia per proprio conto e scoprirne le potenzialità dal vivo. Un luogo pienamente figlio dello spirito del suo tempo, pensato e fatto costruire da un monaco di obbedienza benedettina, San Guglielmo da Vercelli, che prima del Goleto aveva fondato numerose altre chiese, prima fra tutte il Santuario di Montevergine che sorge sopra un monte anticamente dedicato al culto della dea Cibele… Un luogo che Marco ci racconta e descrive con attenzione, frutto della documentazione storica analizzata presso l'archivio di Montevergine e dell'indagine sul campo, imprescindibile in questi casi.



Note sull'autore:


Marco Di Donato è nato ad Avellino nel 1975, lavora e vive a Frosinone insieme alla moglie Manuela ed al figlio Alessandro.

Nel 2011 ha preso parte alla prima spedizione italiana di ricerche storiche nel Dalsland in Svezia sulle tracce di un labirinto medievale presente all'interno di una chiesa del XIII secolo che indizi scoperti farebbero ipotizzare una presenza templare in loco.


Nel 2012 è giunto primo ad un Concorso indetto dalla Provincia di Frosinone sulle Mura Megalitiche della Ciociaria con un documentario dal titolo "Viaggio attraverso le Città Saturnie alla scoperta delle Mura Megalitiche della Ciociaria" visibile su vari siti on-line nonchè su Youtube.


Collabora con importanti ricercatori noti a livello nazionale, e da alcuni anni svolge approfondite ricerche sulle simbologie medievali presenti all'abbazia del Goleto a Sant'Angelo dei Lombardi (AV) ove, tra l'altro, ha scoperto una misteriosa frase ancora allo studio di ricercatori e paleografi medievisti.


"I misteri del Goleto", con il quale è giunto 5° al Concorso Letterario Internazionale "Roberto Micheloni" di Aulla (MS), con premio e menzione nonché semifinalista della XX^ edizione del Premio Letterario Internazionale "Penna d'Autore" di Torino, é la sua prima pubblicazione. Ad essa ha fatto seguito, nel 2015, il saggio "Il Tempio dei Caracciolo. Ostentazione o crocevia?" sulle simbologie presenti all'interno ed all'esterno di Palazzo Marchesale Caracciolo a Cervinara (AV).





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