La Croce Patente è una particolare forma di croce a bracci uguali le cui estremità si espandono verso l'esterno. L'aggettivo patente, infatti, deriva dal latino patens, participio presente del verbo pateo, aprire, dunque col significato di qualcosa "che si apre". Quando l'apertura è talmente ampia che le estremità dei bracci orizzontali arrivano a toccarsi, si formano quattro figure ovali al centro: questa conformazione viene chiamata in araldica "mandorle pelate". La Croce Patente viene chiamata in francese come croix pattée, in inglese come cross pattée, cross formée o cross formy; in tedesco come Tatzenkreuz ed in spagnolo come cruz paté.
L'utilizzo più noto della Croce Patente fu come emblema dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, meglio conosciuti come Cavalieri Templari, che portavano una croce rossa cucita sulla spalla della loro divisa di colore bianco (per i cavalieri; i serventi, invece, vestivano con una casacca di colore marrone). Attenzione: abbiamo scritto "croce rossa" e non "croce patente rossa" perché in effetti la delibera di papa Eugenio III, che autorizzò l'utilizzo di tale accessorio, non specificava una forma specifica per questa croce, e di fatto i cavalieri ne utilizzarono diverse.
Esempi di diverse Croci Patenti utilizzate dai Cavalieri Templari
Anche se oggi la croce patente rossa su fondo bianco è diventata un segno distintivo di questi mitici cavalieri (e soprattutto in contesti neo-templari o massonici) in realtà, dal punto di vista storico, occorre tenere in mente le seguenti precisazioni:
1) La croce templare non aveva una forma univoca e definita, ma poteva assumere diverse conformazioni, tra cui anche la varietà detta patente;
2) La croce patente non fu di utilizzo esclusivo dei Templari ma venne adottata anche da altri ordini;
3) La croce patente entrò a far parte dell'apparato iconografico dell'Ordine Templare soltanto nell'ultima fase della sua esistenza, così come ben è ben dimostrato presenza della croce patente negli affreschi della Chiesa di San Bevignate, a Perugia, realizzati alla fine del XIII sec., oppure nella croce incisa in un angolo del rosone dell'Abbazia di Valvisciolo, a Sermoneta (LT), che venne occupata dai Templari in data imprecisata, ma comunque plausibilmente intorno alla seconda metà del XIII sec.
La Croce dell'Ordine di Cristo
Quando, nel 1312, papa Clemente V con l'ausilio del re di Francia Filippo il Bello soppresse i Cavalieri Templari, non tutti gli stati reagirono allo stesso modo. In Portogallo, ad esempio, il re Dionigi Alfonso I, detto l'Agricoltore, chiese ed ottenne dal papa il permesso di poter creare un nuovo ordine cavalleresco, ispirato agli stessi principi di fede e di cavalleria che avevano guidato i Templari e che ne ereditasse il patrimonio templare. Fu così che, nel 1318, nacque l'Ordine di Cristo, successivamente approvato da papa Giovanni XXII, successore di Clemente V, con la bolla Ad ea ex quibus del 14 marzo 1319. L'emblema del nuovo ordine fu creato sovrapponendo alla croce patente rossa dei Templari una croce bianca latina d'argento. L'Ordine di Cristo ebbe dapprima una sede provvisoria a Castro Marim, nell'Algarve, per poi stabilirsi definitivamente nel 1375 nel castello di Tomar, già fortezza dei Templari dal 1160.
La Croce Patente nera su fondo bianco venne adottata come emblema da un altro importante ordine monastico-cavalleresco formatosi in Terrasanta durante la Terza Crociata: l'Ordine dei Cavalieri Teutonici. I Teutonici furono ufficializzato nel 1191 da papa Clemente III, anche se alcuni fanno risalire la sua fondazione all'anno 1099, quando un cavaliere tedesco ferito in battaglia venne accudito da alcuni pellegrini che successivamente decisero di dedicarsi, con l'approvazione del Patriarca di Gerusalemme, all'assistenza dei pellegrini e dei cavalieri di origine tedesca.
La croce distintiva dei Cavalieri Teutonici
I Teutonici servirono in Terrasanta come ordine assistenziale ed ospedaliero come i colleghi dell'Ordine di San Giovanni, con i quali tra l'altro condividevano la Regola. Dopo la caduta di San Giovanni d'Acri (1291), e la perdita definitiva, per i Cristiani, dell'influenza sulla Terrasanta, i Cavalieri Teutonici spostarono il proprio teatro delle operazioni nel nord-est europeo, in particolare nelle regioni danubiane e nei Balcani. Dopo aver attuato una politica di conquiste e di conversioni in massa al Cristianesimo con metodi spesso poco ortodossi, se non brutali, ottennero in meno di un secolo un territorio sovrano molto esteso.
Alla vigilia della Riforma Luterana, anche l'Ordine cambiò bandiera, soprattutto ad opera di Alberto di Hohenzollern-Ansbach, 37° Gran Maestro dell'Ordine che nel 1525 si convertì al protestantesimo e sottrasse alla chiesa cattolica i territori prussiani, creandone un Ducato e ponendosi alla sua guida. L'Ordine rimase in vigore fino al 1809, quando venne soppresso da Napoleone Bonaparte. Ripristinato in seguito dagli Asburgo, venne definitivamente riformato nel 1929 dal Vaticano, che lo istituzionalizzò come ordine di canonici regolari aventi fini di opere di carità e di assistenza spirituale.
Ispirandosi agli ideali cavallereschi ed alla croce patente utilizzata dall'Ordine Teutonico, il Re di Prussia Federico Guglielmo III istituì, nel 1813, una decorazione militare chiamata "Croce di Ferro". La decorazione venne concessa solamente in tempo di guerra: dalle guerre napoleoniche e alle guerre franco-prussiane, essa venne mantenuta anche durante la prima e la seconda guerra mondiale; venendo consegnata l'ultima volta nel maggio del 1945, alla vigilia della caduta del Terzo Reich. Nei tempi moderni, la Croce Patente nella versione peculiare della Croce di Ferro è rimasta come simbolo della Bundeswehr, la Difesa Federale, ovvero l'insieme delle Forze Armate dell'attuale Germania Federale.
Croce di Ferro tedesca (1813) |
Emblema delle Forze Armate tedesche |