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I luoghi delle Triplici Cinte in Italia


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Veroli (FR)


Itinerari simbolici, magici e mistici



Stemma di Veroli



Cenni storici

Abbazia di Casamari

Basilica di Santa Maria Salomè

Chiesa di Sant'Erasmo

Chiesa templare di Santa Maria dei Franconi




Cenni storici


La città di Veroli (FR) ha origini antichissime. L'antica Verulae, abitata dalla popolazione degli Ernici, formava una lega con le città vicine di Anagnia (Anagni), Aletrium (Alatri), Ferentinum (Ferentino) ed altri centri minori. Rimase sempre fedele a Roma e nel 90 a.C. ottenne la cittadinanza romana. Questa fedeltà rimane ancora oggi sancita nel motto che compare sullo stemma della città, "Verulana civitas almae urbi confoederata" (la città di Veroli confederata alla generosa Roma). Nel Medioevo fu inclusa nel ducato di Roma; divenne sede vescovile e residenza dei duchi di Campagna e Marittima (secolo IX). Appartenne poi allo Stato della Chiesa, che la favorì con privilegi e il riconoscimento delle autonomie comunali. Partecipò ai moti repubblicani del 1798 e fu unita all'Italia nel 1870.



Le Triplici Cinte


Veroli è uno di quei paesi, frequenti nel centro del Lazio, in cui si possono scovare schemi di Triplici Cinte in giro per il paese, soprattutto sui gradini e sulle soglie delle case più antiche. Sono esemplari a cui nessuno fa più caso, ormai, decaduta l'abitudine di sedersi davanti casa per giocare a filetto, e tantomeno ci si cura della loro conservazione: i nuovi proprietari, come possono, preferiscono dotare le loro case di solide soglie di marmo, piatte e fredde, ma più stabili rispetto alle antiche soglie di pietra ormai rese lisce da secoli e secoli di calpestio. Ecco che, dunque, esemplari avvistati nel passato oggi sono spariti, e quelli segnalati oggi forse domani non ci saranno più...


Nell'ultimo sopralluogo effettuato all'interno del paese nell'Aprile del 1998, abbiamo, ad esempio, riscontrato un esemplare di Triplice Cinta presso il civico n° 1 di Via Garibaldi, murata in verticale al fianco di una porta. Nella stessa via, in un vicoletto laterale, presso il civico n° 61, un’altra vistosa Triplice Cinta spicca sul gradino di una casa o cantina privata, con dimensioni molto contenute. Altre due cinte si trovano sempre in verticale su conci murati nei pressi dei civici 1 e 36 di Via Sulpicio.



Triplice Cinta in Via Garibaldi

La Triplice Cinta presso il civico 61 di Via Garibaldi



I Fasti Verulani


Un altro dei "piccoli" segreti di Veroli si trova appeso all'interno del cortiletto di Casa Reali: si tratta di un raro esempio di calendario romano (I sec. d.C.) inciso su una lastra di marmo bianco, che riporta i primi tre mesi dell'anno. Il mese di Febbraio è rappresentato con 29 giorni. La caratteristica principale del calendario, che è stato chiamato dei "Fasti Verulani", è che esso segna, accanto ad ogni data, una sigla che indicava la tipologia di quel giorno: sono indicati i giorni fasti (F) e quelli nefasti (N), i giorni comiziali (C) e quelli festivi (NP). Ad esempio, il 17 Gennaio, festivo, era la data del matrimonio dell'imperatore Augusto con Livia, mentre il 14 Gennaio era segnato come nefasto perché in questa data aveva avuto i natali Antonio.



I Fasti Verulani

I Fasti Verulani





Abbazia di Casamari (XI sec.)

Basilica di Santa Maria Salomè (XIII sec.)

Chiesa di Sant'Erasmo (XII sec.)

Chiesa di Santa Maria dei Franconi (XIII sec.)


I luoghi del Lazio