Il simbolismo del serpente, unitamente a quello delle energie telluriche, è il tema predominante di quest'altro ambiente mitraico, situato nella regio V, insula VI. È un mitreo di forma classica, una sala rettangolare allungata, i cui unici elemento di rilievo sono, in realtà, i due pannelli affrescati che si vedono sulla parete di fondo, sul lato sinistro. Essi raffigurano due grossi serpenti che strisciano in opposizione sulla parete angolare e convergono entrambi verso un singolare personaggio il cui volto sembra sbucare dal terreno. Questa bizzarra figura viene identificata dagli studiosi come il "Genius loci".
Foto 1 Affreschi dei serpenti, lato sx |
Foto 2 Affreschi dei serpenti, lato dx |
Nella religione romana, con questa locuzione veniva indicato uno spirito, o ente soprannaturale, che presiedeva ad un particolare luogo, proteggendolo insieme a tutti coloro che lo abitavano o anche soltanto di passaggio. Era oggetto di venerazione e riceveva offerte di vino, fiori e focacce. Il serpente era il suo animale sacro e molto spesso veniva raffigurato in queste sembianze; nei luoghi di particolare importanza, inoltre, poteva assumere anche sembianze umane. Inutile ripetere che si tratta sempre di simbolismi legati alle energie della Terra ed ai culti dei poteri generatori: 'genius', infatti, è una voce latina derivata dal verbo 'gignere', che significa "generare", ed indicava il nume tutelare della forze creatrice, la vis generandi.
Foto 3 Uno dei serpenti |
Foto 4 Il Genius Loci |