Secondo la tradizione, il santo martire Miniato, perseguitato al tempo di Decio, nel III secolo, sarebbe stato sepolto proprio sul monte ove poi sorse l'omonima chiesa. La basilica, insieme con l'annesso monastero benedettino, fu voluta dal vescovo Ildebrando nel luogo ove si riteneva fossero state rintracciate le reliquie del Santo, tuttora conservate nella cripta. L'atto di fondazione risale al 1018, quando vennero iniziati i lavori della chiesa, che si conclusero intorno al 1217. Eretto sul posto di una chiesa più antica, il nuovo edificio riflette i successivi momenti costruttivi nelle sue diverse parti, dalla più antica cripta alla ricca pavimentazione marmorea della navata centrale. Anche la bellissima facciata (foto 1), bicroma secondo la tradizione toscana, fu realizzata a partire dal finto colonnato del registro inferiore. Il mosaico del frontone, raffigurante il Cristo benedicente fra la Vergine e San Miniato, risale egli inizi del XIII sec. Il policromismo che contraddistingue la facciata caratterizza anche l'interno, dominato dal presbiterio rialzato. La sua decorazione più antica è costituita da mosaici e tarsie marmoree, fra le quali spicca la fascia centrale del pavimento che reca interessanti motivi figurati, arricchiti di significati simbolici. Tra questi spicca il bellissimo Zodiaco, motivo di origine pagana che qui acquista una valenza simbolica cristiana, con la suddivisione in dodici segni allusivi, secondo alcuni, ai Dodici Apostoli. Assai ricca anche la zona absidale, dominata dal mosaico con Cristo benedicente fra la Vergine, San Miniato, i simboli degli Evangelisti e il donatore inginocchiato (1297). In sagrestia spiccano le Storie di San Benedetto di Spinello Aretino (1387 ca.). Al XV-XVI sec. appartengono invece altri capolavori come la cappella del Crocefisso e la cappella del Cardinale del Portogallo. Il vicino monastero di San Miniato, costruito insieme alla chiesa, ebbe diversi rifacimenti. Dopo essere stato trasformato successivamente in fortezza, ospedale ed ospizio, dal 1924 è tornato ad ospitare i monaci Benedettini Olivetani che reggono il complesso.
Molto ricco e varigato l'apparato simbolico che si può rintracciare nell'abbazia, sulla facciata come al suo interno. Sulla facciata possiamo osservare diversi fregi geometrici a simmetria centrale, come la Triquetra (sotto, a sinistra), alcuni Fiori della Vita (sotto, a destra), e diverse Stelle Polari.
Triquetra sulla facciata |
Fiore della Vita sulla facciata |
Nel timpano, al colmo della facciata, si osserva una croce patente simile a quella adottata dai Cavalieri Templari (sotto, a sinistra). Più in basso, accanto al mosaico, sono ben visibili due forme circolari concentriche e riquadrate, che richiamano la figura della Ruota a Quattro Raggi, e di tutta la simbologia ad essa associata, intorno a finestrini rotondi (sotto, a destra).
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La croce patente |
La Ruota a Quattro Raggi |
Inoltre, lo studioso fiorentino Solas Boncompagni fa notare anche la presenza, nel timpano della facciata, appena sotto la croce patente, di un pannello che raffigura due "Oannes": sono strani personaggi simbolici, dalla coda pesciforme, che tengono stretti tra le mani piccoli pesci, citati in varie mitologie, che rappresentano esseri semidivini portatori di conoscenza. Sul gradino di una delle porte laterali, spicca la caratteristica scritta "Haec est porta coeli" (Questa è la porta del cielo). Si veda in proposito quanto detto a proposito del Bethel.
All'interno, oltre al già citato Zodiaco, si trovano altre croci e forme simboliche. Su un altare addossato alla parete di fondo, spicca un altro vistoso Fiore della Vita (foto 2). Tra le decorazioni pavimentali, si nota in più punti la figura di un Ottagono, formato da due quadrati incrociati, simbolo del rinnovamento, della resurrezione, delle otto beatitudini ma anche dell'Ordine Templare (sotto, a sinistra). Sul piano marmoreo del muretto che sovrasta il presbiterio, infine, si trovano incisi altri simboli caratteristici, tra cui quello del Centro Sacro (sotto, a destra).
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L'Ottagono |
Graffito di un Centro Sacro |