La Chiesa di Santa Maria del Popolo
La Chiesa di San Michele Arcangelo
La Chiesa e il Convento di San Pietro apostolo
L'Abbazia di Santo Stefano di Malvisciolo
Carpineto Romano è un grazioso paese della provincia romana situato a ridosso dei Monti Lepini. Il paese vanta una storia antichissima: si hanno tracce di presenze abitative sin dal periodo neolitico, e nelle successive ondate volsche e poi romane. Durante le invasioni barbariche si creò il primo nucleo abitato alle pendici del monte "La Foresta": dai boschi circostanti di carpino tale nucleo cominciò a chiamarsi "Karpineta". Posto sotto la signoria dei canonici di San Giovanni in Laterano (Roma) fin dal secolo XII, passò sotto i De Ceccano, la cui vasta signoria si estendeva da Ceccano al mar Tirreno. Nel 1299 papa Bonifacio VIII ricomprò Carpineto affidandolo al nipote Pietro Caetani, ma alla sua morte il feudo ritornò ai De Ceccano e quindi, per eredità, ai Conti di Segni-Valmontone (sec. XIV). Durante questo periodo il territorio venne interessato dalla presenza di fondazioni religiose, come i Cistercensi, in Santo Stefano di Valvisciolo e gli Antoniani in Sant'Agostino. Alla morte del card. Francesco Conti (1521), l'eredità fu contesa tra Colonna e Orsini e sottoposta a sequestro dal pontefice Sisto V: in questo travagliato periodo si dette gli Statuti comunitari (1556) e conobbe un suo "rinascimento" artistico. Nel 1597 il card. Pietro Aldobrandini acquistò il feudo di Carpineto e donna Olimpia Aldobrandini lo volle trasformare in ducato, annettendo successivamente Gavignano, Gorga, Montelanico e Maenza. Ingrandì il suo "bello stato" concorrendo alla fondazione del convento di S. Pietro (1610-1628) e dotandolo di organizzazione economica e giuridica. Per difficoltà dinastiche gli Aldobrandini si imparentarono con i Facchinetti, Panfili e Borghese, mantenendo il ducato fino al 1816, anno in cui Pio VI dichiarò decaduto il feudalesimo. Durante il periodo napoleonico Carpineto conobbe il fenomeno del brigantaggio, come anche negli anni che precedettero l'unità d'Italia. La nascita di papa Leone XIII (Gioacchino Vincenzo Pecci) nell'anno 1810 e la sua ascesa al soglio pontificio (1878-1903), faranno conoscere a tutto il mondo questa cittadina ancora immersa nella agricoltura e pastorizia. Opere sociali e religiose (tra cui la restaurazione o la ristrutturazione di molte chiese locali) da lui volute daranno un'impronta nuova a questa terra Lepina, che oggi riveste un nuovo ruolo di centro turistico attraverso la conoscenza dei suoi beni ambientali, culturali ed artistici. Per analogia, oggi il paese è gemellato con la città polacca di Wadowice, dove ebbe i natali il papa Giovanni Paolo II (Karol Woitjla).
A Novembre 2004 un solerte visitatore del sito scrisse segnalando una massiccia presenza di Triplici Cinte all'interno del paese, dicendo che se ne potevano trovare dappertutto sulle soglie e sui muri della case più antiche. Da un sopralluogo effettuato appositamente per questo scopo, ho potuto constatare che quanto affermato corrisponde a verità. Girando per i caratteristici e affascinanti vicoletti nel cuore più vecchio del paese, non si fa in tempo a fotografare una Triplice Cinta che subito dopo, a breve distanza, ne spunta un'altra. Di seguito sono mostrate alcune delle più caratteristiche. Ma perché tanta inflazione di questo caratteristico emblema? Dobbiamo pensare che Carpineto è stato nel passato centro preferenziale del gioco del "filetto"? Oppure che ad un certo punto gli abitanti del paese, imitando quanto vedevano sulle soglie delle chiese, lo incidevano sulla soglia della propria casa come simbolo apotropaico di protezione? Comunque sia, una presenza così numerosa in contesti al di fuori di quelli usuali (edifici sacri) non presenta (al momento) altri casi noti, se non nei paesi medievali di Sermoneta e di Priverno, che hanno in comune con Carpineto la vicina presenza di un'importante abbazia Cistercense. Le tre abbazie (rispettivamente, Santo Stefano, Valvisciolo e Fossanova) erano, insieme con quella di Casamari, i più potenti ed importanti centri religiosi e di potere del centro Lazio nel periodo medievale. Può anche essere soltanto un caso, ma è bene tenere in mente tutte queste coincidenze!
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