Sorta nel XII secolo, si dice sulle rovine di un tempio dedicato alla dea Cibele, la Cattedrale fu costruita a pianta basilicale con forme romaniche ed intitolata a Santa Maria Assunta. Nel XIII secolo assunse quell'aspetto gotico che ancora oggi possiamo riconoscere, probabilmente grazie agli interventi degli architetti cistercensi di Fossanova. La chiesa si presenta all'esterno con il campanile (foto 1), poderoso e solenne, che sporge sull'angolo sinistro della fronte ed è anch'esso legato all'architettura romanica. L'ingresso principale è inserito in un portico gotico a due arcate a sesto acuto e coperto da una volta a crociera sostenuta da colonne di marmo. Nella lunetta del portale d'ingresso (foto 2) è un affresco databile alla prima metà del secolo XV con la Vergine col Bambino e i Santi Pietro ed Epafrodite di Pietro Colaberti da Piperno e il Cristo fra quattro angeli. L'interno romanico è a tre navate, con volte a crociera formate da arcate gotiche a sesto acuto. Il coro, con abside quadrata (ma originariamente semicircolare), è affiancato da cappelle laterali e presenta tre riquadri affrescati dei quali due contengono episodi della storia di Maria e uno l'apparizione di Cristo agli Apostoli dopo la resurrezione.
Davanti l'ingresso della chiesa, uno dei gradini di accesso è contraddistinto da un graffito molto consumato dal tempo che con tutta probabilità era una Triplice Cinta.
Umberto Cordier, nella sua "Guida ai luoghi misteriosi d'Italia" (v. sezione dedicata ai libri) riporta la presenza di un'altra Triplice Cinta su una pietra posta nel giardino interno della sacrestia, ma non essendo un luogo normalmente aperto al pubblico, non ho ancora potuto verificare di persona e scattare una foto.
Sugli stipiti della porta d'ingresso, invece, si possono notare, da un lato, una specie di simbolo formato dalla sovrapposizione di tre croci patenti (foto 3), mentre sull'altro è presente il simbolo del Centro Sacro, nella versione più semplice ad otto radiali, sotto il quale si trova un'altra croce patente:
Entrando nella chiesa, un altro simbolismo "nascosto" può saltare all'occhio dell'osservatore più attento: sulla prima colonna a destra, infatti, s'intravede graffita, più chiara rispetto alla pietra della colonna, una grossa Tau:
Abbazia di Valvisciolo (XIV sec.)
Chiesa ed ex convento di San Francesco (XII sec.)
Chiesa di San Michele Arcangelo (XII sec.)