Durante l'Impero Romano il culto di Mitra, importato dalle regioni persiane, trovò terreno fertile grazie al contributo dato dagli imperatori alla sua diffusione. Il motivo è facile a spiegarsi: per la sua natura il culto mitraico, essendo diffuso soprattutto in ambiente militare, era quanto di meglio potevano aspettarsi gli imperatori per assicurarsi la fedeltà degli eserciti e l'impegno in battaglia. Non ebbe comunque, vita lunga: cominciatosi a diffondersi principalmente verso il I sec. a.C., perdurò per alcuni secoli, raggiungendo l'apice nel III sec. d.C., per poi inesorabilmente cedere il passo al nuovo culto cristiano, che essendo non più di origine misterica e aprendo le porte del ‘Paradiso' a tutti gli uomini invece che a pochi eletti, ebbe più facile presa e fu inarrestabile.
Nei luoghi dell'impero, dunque, e soprattutto intorno a Roma, sono stati ritrovati durante le campagne di scavi archeologici, numerosi ambienti ed edifici, nella maggior parte dei casi ipogei, adibiti al culto di Mitra. Nella sola città di Roma se ne contano più di una trentina, sebbene soltanto un'esigua parte di essi risulta oggi praticabile e ancora meno sono aperti alle visite. Di seguito abbiamo realizzato un elenco dei più importanti mitrei ad oggi conosciuti, più o meno accessibili, presenti sul territorio italiano, suddivisi per aree tematiche più che geografiche.
L'elenco che segue rappresenta solo una minima parte delle strutture dedicate al culto mitraico che gli archeologi hanno individuato nell'area dell'Urbe. Alcuni di essi accessibili (chiusure temporanee e restauri a parte), solitamente per mezzo di associazioni culturali che organizzano visite di gruppo in date prestabilite. Alla data attuale (Giugno 2017) Il mitreo di San Clemente è sempre aperto negli orari di visita della Basilica di San Clemente, mentre quello di Santa Prisca è visitabile durante la seconda e la quarta domenica di ogni mese. Il mitreo di Santo Stefano Rotondo è chiuso per inagibilità. Il mitreo di Caracalla è stato aperto per un certo periodo ai visitatori del complesso archeologico delle Terme, poi ha chiuso i battenti. Tutti gli altri mitrei della lista che segue, dopo l'ottavo, sono invece scomparsi; solo dialcuni di essi rimangono dei reperti che possono essere ammirati in vari museo di Roma, principalmente i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano e i Musei Vaticani.
Mitrei ancora visitabili:
Mitrei non più esistenti:
Gli scavi archeologici di Ostia Antica hanno portato alla luce numerosi luoghi di culto pre-cristiano, tra cui non mancano, naturalmente, i mitrei. Nell'area archeologica ne sono stati trovati ben 16. Di essi, uno soltanto, il Mitreo Aldobrandini, non è accessibile trovandosi in una tenuta privata. Di seguito l'elenco completo, in ordine cronologico di realizzazione; il numero tra parentesi indica l'ublicazione del mitreo all'interno dell'area archeologica, secondo la mappa del sito qui riprodotta.
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